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Февраль
2025

Sottotetto sigillato contro le zecche, oggi al Taramelli si torna in classe

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PAVIA. Al liceo Taramelli si torna in classe. Questa mattina (venerdì) alle 8, dopo undici giorni di chiusura, la campanella di inizio lezioni per i 730 studenti dello scientifico torna a suonare. Ma cosa è accaduto tra la giornata di mercoledì, quando le previsioni più ottimistiche erano di riaprire la scuola dopo l’invasione delle zecche a metà della prossima settimana, e la giornata di ieri (giovedì), quando si sono svolti ulteriori interventi di sanificazione? L’Ats ha dato il via libera alla riapertura dopo l’ultima verifica.

Interventi completati

La conferma è arrivata con una nota diffusa nel tardo pomeriggio di ieri dall’Agenzia per la tutela della salute: «L'Ats di Pavia sta monitorando quotidianamente la situazione del liceo scientifico Taramelli di Pavia garantendo interventi costanti – si sottolinea nel comunicato -. Tutti i lavori strutturali necessari sono stati completati; con la sigillatura del sottotetto e l'installazione di reti per impedire nuove intrusioni di piccioni, la problematica dei parassiti è stata debellata. Anche la verifica di oggi a completamento delle pulizie ha dato esito positivo a garanzia di un ambiente scolastico salubre». La notizia attesa dai 730 studenti e dalle loro famiglie è stata diffusa anche da una comunicazione della dirigenza della scuola: «Il sopralluogo, appena terminato ed effettuato in data odierna (ieri, ndr), ha dato esito positivo alla riapertura del Liceo scientifico ‘T. Taramelli’ in via Mascheroni 51/53».

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L’intento dell’annuncio è stato quello «di dare immediata notizia dalla riapertura della scuola». Finalmente quindi si è potuti rientrare in classe, dopo che l’incertezza sulla riapertura della scuola aveva provocato mercoledì una protesta davanti alla Provincia, l’ente proprietario dell’immobile di via Mascheroni che ospita la scuola.

Una sessantina tra genitori e studenti si erano ritrovati in piazza Italia per manifestare tutta la loro rabbia per il modo con cui è stata gestita l’emergenza. «Per la nostra scuola è stato un danno d’immagine devastante», ha sottolineato Andrea Casa, rappresentante dei genitori della III B. Particolarmente arrabbiati i genitori degli alunni delle prime, rimasti a casa per dieci giorni. Una delegazione è stata ricevuta in Provincia.

Situazione sbloccata

E dopo questo incontro, la situazione si è sbloccata, con il completamento delle pulizie e i lavori al sottotetto che dovrebbero evitare nuove intrusioni di piccioni (i “responsabili” dell’invasione delle zecche). Sino a ieri mattina sembrava non fosse possibile riaprire la sede del Taramelli prima di mercoledì 5 marzo, dopo le vacanze di Carnevale. Addirittura si era ipotizzata l’ attivazione della Dad (la Didattica a distanza, utilizzata durante la pandemia da Covid-19) nel caso in cui neppure in quella data la scuola fosse stata pronta ad accogliere gli studenti. La professoressa Carmela Lugani, dirigente dell’istituto superiore Taramelli-Foscolo, ieri è rimasta in costante contatto con la Provincia e l’Ats. Poco prima delle 18 è arrivato il via libera per la riapertura immediata. Si è risolto così, dopo giorni difficili, un problema che inizialmente sembrava di poco conto.

O almeno questa era stata l’iniziale valutazione, dopo che la mattina di lunedì 17 febbraio i 730 studenti del Taramelli erano stati rimandati a casa in seguito alla presenza di zecche. In Provincia si era convinti di risolvere la questione già nel giro di 48 ore. Effettuata una prima disinfestazione, le porte del Taramelli si sono riaperte le mattina di mercoledì 19 febbraio. Alle 6.30 di quel giorno, dopo il sopralluogo, la situazione appariva sotto controllo. Ma appena rientrati in classe, i ragazzi avevano ritrovato le zecche. A quel punto la preside non aveva potuto far altro che rimandare tutti a casa e trovare soluzioni alternative per continuare l’attività didattica. Erano seguiti giorni di affannosa ricerca di soluzioni per non perdere preziose ore di lezione grazie anche all’aiuto offerto dall’Università. Da oggi intanto si torna alla normalità.