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Olimpiadi 2026, la sequenza che mostra come è caduto il tubo della pista da bob di Cortina | Le foto

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CORTINA – Sabotaggio o incidente di cantiere? Il dilemma riguardante l’ormai famoso tubo lungo una decina di metri trovato di notte in una strada del cantiere della pista da bob in corso di costruzione a Cortina per le Olimpiadi invernali 2026 è oggetto dell’indagine dei carabinieri, coordinata dalla Procura della Repubblica di Belluno. Per il momento c’è un fascicolo aperto contro ignoti, riferito non solo al tubo, ma anche a un episodio di danneggiamento di una condotta d’acqua avvenuto qualche giorno prima.

I rilievi a Ronco hanno consentito di scoprire un dettaglio importante, che spiegherebbe le modalità di ciò che è accaduto. Il tubo è stato trovato di traverso su una strada, infilato in una rete di ferro che delimita una delle curve dell’impianto. A sinistra della strada corre un muro in cemento, che serve per consolidare il terrapieno e impedire la caduta di terra. Proprio sopra al muro si trova una rete in plastica di colore arancione, forata, usata nei cantieri. Ed è lì che si può vedere lo squarcio attraverso cui è passato il tubo. Ricostruzione valida sia nel caso che il tubo sia caduto da solo dall’alto, sia nell’evenienza che qualcuno lo abbia spinto verso il basso, sul pendio con la neve. Da quel foro è precipitato sulla sede stradale e lì si è fermato.

La sequenza delle foto è piuttosto chiara. Nella prima il tubo come è stato trovato prima di mezzanotte di giovedì 20 febbraio. Nella seconda foto il tubo infilato nella rete metallica. La terza foto (scattata il giorno successivo) ritrae lo squarcio nella recinzione in plastica attraverso cui il tubo è passato. Nelle ultime due foto i danni riportati dal manufatto che è stato riportato nel deposito a cielo aperto.

Per capire la dinamica bisogna considerare che il tubo non era stato già utilizzato per la pista, ma era a disposizione degli operai del cantiere per il posizionamento (serve a trasportare il glicole, che permette di creare il ghiaccio sulla pista). Fabio Saldini, commissario straordinario di Simico, è certo che si tratta di sabotaggio: “Il tubo è stato staccato volontariamente, escludo che sia rotolato da solo”. Cita un altro episodio accaduto una settimana fa. Sarebbero stati danneggiati alcuni tubi che servono per spruzzare con acqua il cemento nel cantiere, il che farebbe propendere per l’ipotesi che, nonostante i controlli con telecamere e vigilanti, il cantiere sia stato oggetto di altri tentativi di intrusione.

Intanto alcuni tecnici del Cio e delle Federazioni degli sport di scivolamento hanno effettuato un sopralluogo sulla pista. È stato l’ultimo prima della consegna prevista per effettuare (il 24 marzo) la pre omologazione. All’inizio di marzo comincia la ghiacciatura della pista. Secondo Simico i tempi del cronoprogramma sono rispettati.

L'articolo Olimpiadi 2026, la sequenza che mostra come è caduto il tubo della pista da bob di Cortina | Le foto proviene da Il Fatto Quotidiano.