Spiato da Paragon anche don Mattia Ferrari: l’alert un anno fa, l’Ong di Casarini lo dice ora
Escono allo scoperto una alla volta le persone coinvolte nello spionaggio digitale con il software israeliano Paragon. A distanza di alcune settimane dal direttore di Fanpage Francesco Cancellato, si palesa anche don Mattia Ferrari, cappellano di bordo di Mediterranea Saving Humans. Il sacerdote modenese, al centro di imbarazzanti intercettazioni che lo vorrebbero intento a chiedere soldi al Vaticano per la Ong, è attualmente indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina dalla Procura di Ragusa.
Questa mattina si apprende, secondo la versione fornita dalla Ong di Casarini e compagni, che il sacerdote impegnato sulla nave che recupera i migranti davanti alle coste della Libia e poi li scarica in Italia, è stato avvertito da Meta di essere stato spiato anche lui.
L'”avvertimento” da parte di Meta, la piattaforma che gestisce Instagram, Facebook e WhatsApp, sarebbe arrivato con un alert: in esso veniva indicato come bersaglio di un “sofisticato attacco sostenuto da entità governative non meglio identificate”. La data dell’alert? Febbraio 2024. Oltre un anno fa.
Luca Casarini e Don Mattia Ferrari
La notifica di minaccia ricevuta da don Mattia è simile a quella pervenuta a Luca Casarini ed è stata inviata dalla società Meta lo stesso giorno, l’8 febbraio 2024. Lo annuncia Mediterranea Saving Humans. In particolare, nel rapporto “Adversarial Threat Report” di Meta pubblicato nel febbraio 2024, l’azienda ha riferito di aver individuato e tentato di contrastare – prosegue la nota della Ong – le operazioni di alcuni spyware operanti nel settore della sorveglianza a pagamento che hanno preso di mira persone in tutto il mondo. Meta ha rilevato le operazioni di spyware di otto aziende di Italia, Spagna ed Emirati Arabi Uniti, che forniscono le loro tecnologie alle autorità governative. Meta
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