Lucio Corsi: guida ai suoi album, dal peggiore al migliore
Se Olly è risultato il vincitore assoluto della settantacinquesima edizione del Festival di Sanremo, non c’è dubbio che Lucio Corsi sia stato il vincitore morale, mettendo d’accordo pubblico e critica in modo quasi unanime. La sua affermazione, dopo tanti anni di gavetta, è ancora più clamorosa dopo la notizia della sua partecipazione all’Eurovision Song Contest, in seguito alla rinuncia di Olly, che si terrà a Basilea, in Svizzera, dal 13 al 17 maggio. Se il pubblico generalista lo ha scoperto durante la kermesse canora più vista in Italia, Lucio Corsi non è certo una novità per chi bazzica il mondo della musica indie. Il cantautore toscano è riuscito a portare se stesso a Sanremo senza snaturarsi e farsi cannibalizzare dal carrozzone festivaliero, con un brano come Volevo essere un duro, tra cantautorato italiano e glam rock anni Settanta, ricco di poesia e di ottima musica (con ben due assoli!), eseguito con grande spontaneità e comunicativa. Il finale “Io volevo essere un duro/Però non sono nessuno/Non sono altro che Lucio” è già di culto. Vediamo insieme, dal peggiore al migliore (anche se in realtà sono tutti ottimi lavori), gli album del cantautore toscano, che ha pubblicato tre dischi ufficiali in carriera, dopo aver rilasciato gli EP Altalena Boy e Vetulonia Dakar nel 2014. Tra i temi ricorrenti della sua discografia troviamo la natura, il viaggio, l’identità, la fantasia, le aspirazioni e i sogni.
Bestiario Musicale (2017)
Bestiario Musicale è il debutto ufficiale di Lucio Corsi, un album che ha saputo catturare l'attenzione del pubblico e della critica grazie alla sua originalità e alla sua capacità di mescolare favola e realtà. Uscito nel 2017, questo concept album esplora il mondo degli animali della Maremma toscana, con ogni traccia dedicata a una creatura diversa: L'upupa, La civetta, La lepre, La volpe, Il lupo, L'istrice, Il cinghiale, La lucertola. Corsi, con la sua voce distintiva e il suo particolare stile narrativo, ci guida attraverso un viaggio sonoro che è al contempo poetico e surreale. "Ho preso otto animali tipici della mia zona, annotandomi tutte le caratteristiche e anche la mitologia che si portano dietro, e ho fatto un pezzo per ognuno di loro. Sono canzoni notturne perché gli animali selvatici escono prevalentemente la notte e sono in forma quasi del tutto acustica poiché nella macchia non si trovano molte prese di corrente per eventuali amplificatori (tranquilli non sono chitarra e voce ma arrangiate, in genere con chitarra, pianoforte, contrabbasso, spinetta e percussioni)", ha dichiarato il cantautore toscano a proposito del suo album di debutto. Otto storie per metà reali e per metà fantastiche, brevi descrizioni musicate che presentano ogni animale anticipando le canzoni, la cui interpretazione è volutamente aperta e soggettiva.
Cosa Faremo da Grandi? (2020)
Cosa Faremo da Grandi?, pubblicato nel 2020, è un album che segna una svolta nella carriera di Lucio Corsi, anche perché è il primo pubblicato per la Sugar di Caterina Caselli e co-prodotto da Francesco Bianconi dei Baustelle. Con questo lavoro, il cantautore toscano si avventura in territori sonori più orchestrali, mantenendo però il suo inconfondibile stile narrativo tra sogno e realtà, con testi che riflettono sulle aspirazioni e sulle incertezze del futuro. Ogni canzone è un tassello di un mosaico più grande, che racconta la bellezza e la complessità della vita, esplorando temi universali attraverso una lente personale e poetica. Nell’album spiccano la title track, con echi di Renato Zero, un inno sognante all'indecisione e alla possibilità di ricominciare da capo in ogni momento della vita, Trieste, una canzone su come un giorno, nel capoluogo friulano, la gente abbia cambiato idea sul vento, non considerandolo più un freno ma rivalutandolo come spinta, e Freccia Bianca, un viaggio in treno da Grosseto a Milano che diventa metafora della vita, con influenze musicali che spaziano da David Bowie al cantautorato italiano degli anni Settanta. L’orologio racconta le amicizie perse di un’infanzia spensierata vissuta in provincia e del tempo che passa, mentre in Onde torna l’amore per la natura che ha attraversato tutto il suo album d’esordio.
La Gente che Sogna (2023)
La Gente che Sogna, pubblicato il 21 aprile 2023, è il terzo album in studio di Lucio Corsi, che rappresenta un ulteriore passo in avanti nella sua evoluzione. In questo disco Corsi continua a esplorare temi onirici e surreali, con testi poetici e arrangiamenti ricchi di sfumature, che dimostrano la raggiunta maturità artistica del cantautore toscano. L'album è un invito a non smettere mai di sognare, anche di fronte alle difficoltà, e ogni canzone è una tessera di questo affascinante e cangiante puzzle sonoro. A partire dai due brani iniziali Radio Mayday e Astronave Giradisco, le ballad sognanti ed evocative, tra dream pop e glam rock, sono le grandi protagoniste dell’album, combinando elementi di fantascienza con melodie avvolgenti di pianoforte e chitarra. Magia Nera, con i suoi echi dark alla Rocky Horror Picture Show, e Glam Party, con la sua ritmica incalzante e le sue chitarre distorte, sono due brani tutti da ballare. L’album del menestrello di Vetulonia si chiude con un suggestivo lento, Danza classica, da ballare (come suggerisce l'autore) in due: tu e la tua ombra.