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“Gli angeli esistono. Una sera mia nonna è venuta da me e mi ha fatto il solletico, ma poi ho scoperto che era morta”: lo rivela il medium britannico Kyle Gray

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Esperto di angeli e spiriti, famoso medium del Regno Unito. Lui è Kyle Gray, 167mila follower su Instagram, medium e scrittore di tematiche celestiali e soprannaturali. Torna a farlo nel suo ultimo libro “Angels Are with You Now”, di cui parla anche il Daily Mail. Kyle sostiene di aver avuto, fin da bambino, un rapporto molto personale e particolare con “ciò che è oltre”, con quello che non si può vedere ma solo immaginare.

A volte sento il mio nome anche quando nessuno mi ha chiamato. Sequenze degli stessi numeri, come 444 – conosciuti come numeri angelici, in quanto sono un segno di una forza superiore – appaiono continuamente in modi strani e meravigliosi”, afferma lui riportando alcuni esempi di quelle che a molti potrebbero sembrare mere coincidenze ma che per Kyle assumono significati diversi, che seguono “un disegno”.

“Proprio l’altro giorno, stavo lasciando un messaggio vocale per la mia amica Robyn, e la registrazione era esattamente 3:33. Tre minuti, 33 secondi, tutto perfettamente in orario. Non è che stavo guardando l’orologio. Ero in macchina, registrando a mani libere. È semplicemente… Successo”, un esempio.

Altri episodi, invece, sono più inquietanti: “Oggi continuo a ricevere notifiche via e-mail per unirmi a TikTok da una giovane donna che si è tolta la vita non molto tempo fa“. Lui non ha dubbi: “Chiaramente, sta cercando di mettersi in contatto con me. Questo tipo di cose accadono continuamente, ricordandomi costantemente che gli angeli mi fanno compagnia”.

Kyle Gray sostiene che gli angeli comunichino in modi diversi: attraverso numeri, segni e a volte sotto forma di un’intuizione viscerale. “Io sono un comunicatore di angeli; da quando ero un adolescente, le persone sono venute da me chiedendo cosa significassero le loro esperienze divine – spiega lui -. Il primo segno del mio risveglio spirituale è arrivato proprio quando stavo per iniziare la scuola elementare in una città vicino a Glasgow. All’epoca, la mia amata nonna, che viveva su una sedia a rotelle, era tornata da poco dall’ospedale. Una notte, mi svegliai improvvisamente. Anche se non c’era luce nella mia stanza, riuscivo a vedere nonna seduta in fondo al mio letto. Evidentemente si sentiva meglio, perché non era sulla sua sedia a rotelle. Iniziò a solleticarmi la schiena, come faceva spesso, e mentre tornavo a dormire, fui sopraffatto da sentimenti di amore, sostegno e sicurezza. Ma la mattina seguente, quando raccontai a mia madre della visita di nonna, sembrava turbata. Solo all’ora di pranzo i miei genitori mi presero da parte per dirmi che mia nonna era andata in cielo. Da quel momento, ogni volta che andavo a letto la notte, ero consapevole di essere osservato”.

Quindi il 36enne scozzese spiega di avvertire la presenza di altre persone nella stanza. Li definisce “spiriti” che hanno l’intenzione di “inviare messaggi alle persone sulla Terra”. “In qualche modo, anche da piccolo, avevo la capacità di essere un canale tra questo mondo e l’altro; e da allora ho avuto molti incontri con la vita dopo la morte”, dice lui. Che poi aggiunge anche: “Quando avevo dieci anni, mia madre fu invitata a incontrare Gladys, una sensitiva che sembrava sapere tutto sull’argomento. Prima che mia madre potesse anche solo comprendere cosa stava succedendo, Gladys stava pronunciando il suo nome – ‘Diane, Diane, Diane’ – con la stessa cadenza e tono di nonna negli ultimi giorni della sua vita. ‘Chi è Agnes?’ chiese la sensitiva. Mamma, emozionatissima, rispose: ‘È mia madre.’ ‘Vuole parlare con il suo ragazzo dagli occhi azzurri,’ disse Gladys”. “Il ragazzo con gli occhi azzurri”, dice ancora Kyle sarebbe proprio lui. Così la nonna amava chiamarlo. “Lui l’ha vista dopo che è andata via. Farà lo stesso lavoro che faccio io. Quando avrà 17 anni, il suo nome sarà sui giornali. Sarà conosciuto in tutto il Paese per questo lavoro”. Adesso, di Kyle, sta effettivamente parlando la nota testata britannica.

Qui vengono riportate altre sue dichiarazioni, come quella su un forte mal di testa che gli sarebbe passato solo grazie all’intervento degli angeli: “I miei genitori avevano provato di tutto. Niente latticini. Niente cioccolato. Niente TV la sera. Più acqua. Magnesio. Farmaci. Niente funzionava. Gli angeli potevano aiutarmi? Mi sedetti tranquillo, visualizzandomi coperto di una luce dorata dall’alto. Poi dissi una preghiera semplice: ‘Angeli, se ci siete, guarite i miei mal di testa!’ Quattro o cinque giorni dopo che avevo iniziato questo rituale, mi svegliai senza mal di testa”.

Le persone cominciarono a parlare di Kyle e delle sue presunte capacità, contattando spesso la mamma: “‘È tuo figlio il ragazzo che vede gli angeli? Vorrei parlare con lui,’ dicevano. La maggior parte delle persone pensa agli angeli come esseri alati che scendono dall’alto, pieni di luce – le parole di Kyle Gray -. In realtà, gli angeli sono pura energia e possono apparire a noi in varie forme, a seconda dei nostri pensieri. Potresti vedere una nebbia di colore indistinto, o una creatura che somiglia a un uccello, ma sono la stessa essenza. Il mio primo avvistamento fu quella gigantesca colonna di luce con gli occhi neri. In momenti diversi, ho visto anche – tra le tante altre forme – un angelo maschio di colore nero e una donna bellissima in un lungo abito con i capelli dorati che le cadevano sulle spalle. A volte ricevo un’immagine dettagliata, fino al colore degli occhi, e a volte l’angelo è più simile a un fascio di luce. Può essere solo o parte di un’infinità. […] Penso che alcuni di noi abbiano effettivamente avuto incontri con gli angeli, ma non li abbiano riconosciuti per quello che erano. […] Se ci aspettiamo che tutti gli angeli abbiano capelli biondi, occhi azzurri e grandi ali bianche, stiamo cercando di ridurre un’energia illimitata a qualcosa di piatto e finito, qualcosa che possiamo riconoscere immediatamente con la nostra visione limitata. Ma questo significa ridurre gli angeli per adattarli ai limiti delle nostre capacità sensoriali, quando sentire la presenza di un angelo è molto più importante che vederlo“.

Infine Kyle conclude con un altro aneddoto: “Una donna che ho incontrato stava guidando sull’autostrada quando una voce dal nulla disse: ‘Passa nella corsia successiva.’ Senza esitazione, cambiò corsia, proprio mentre detriti cominciavano a cadere dalla parte posteriore del camion che le era davanti. Si è salvata decidendo di ascoltare quella voce. Questo le diede una nuova ragione per vivere, una nuova ragione per essere grata, e la sensazione di essere connessa a qualcosa di più grande. L’esperienza le confermò che poteva vivere in un modo più significativo. A volte, tuttavia, gli angeli comunicano sotto forma di un’intuizione viscerale. Ho incontrato così tante persone che hanno sentito una voce nella loro testa, avvertendole: ‘Non farlo,’ ‘Non andare lì,’ ‘Aspetta un’ora in più prima di partire,’ ‘Non fidarti di quella persona.’ Se succede a te, non ignorare quei messaggi degli angeli. Potrebbero anche salvarti la vita. Gli angeli ci sorvegliano. Comunicano. Portano messaggi. Ci aiutano a crescere. Sono con noi nei momenti cruciali della vita. Sono sempre lì per darci supporto. La domanda è: noi siamo in ascolto?”.

Le domande, in realtà sono anche molte altre. Per esempio: cosa c’è di scientificamente comprovato? Risposta: nulla.

L'articolo “Gli angeli esistono. Una sera mia nonna è venuta da me e mi ha fatto il solletico, ma poi ho scoperto che era morta”: lo rivela il medium britannico Kyle Gray proviene da Il Fatto Quotidiano.