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Chi sono le donne del 2025 secondo il Time

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Il prestigioso settimanale Time ha svelato la lista delle Donne dell’Anno 2025, un riconoscimento dedicato a figure femminili straordinarie che si distinguono per il loro impegno nel rendere il mondo un luogo più equo e inclusivo. Come si legge sul sito della rivista, la selezione è frutto di un’attenta valutazione delle sfide più urgenti che le donne affrontano oggi e del contributo concreto che le premiate offrono alla società.

Le protagoniste di quest’anno provengono da ambiti molto diversi tra loro, ma condividono un tratto comune: l’impatto significativo che stanno lasciando nelle rispettive aree di competenza. Tra i nomi spiccano Nicole Kidman, icona del cinema, e Gisèle Pelicot, leader del cambiamento sociale.

Perché Nicole Kidman

Tra le Donne dell’Anno 2025 spicca anche Nicole Kidman, protagonista della copertina di Time. L’attrice australiana, da sempre simbolo di versatilità e coraggio artistico, è riconosciuta non solo per la sua brillante carriera, ma anche per il costante impegno nel promuovere nuovi talenti, in particolare donne nel mondo del cinema.

Se da un lato Hollywood ha fatto passi avanti in termini di inclusività, la regia resta ancora un settore a netta prevalenza maschile. Nel 2023, meno del 15% dei film distribuiti nelle sale sono stati diretti da donne, un dato che Kidman ha deciso di contrastare attivamente.

«La sua missione è quella di usare il suo immenso potere da star per far luce su registe emergenti come Halina Reijn, che ha diretto Babygirl», spiega Time. E sottolinea: «Molti attori hanno denunciato la scarsità di opportunità per le registe nell’era #MeToo, ma pochi hanno proseguito la promozione del talento. Nel 2017 la Kidman si è impegnata a lavorare con una regista donna ogni 18 mesi».

Il suo esempio dimostra come il cambiamento possa partire anche dalle scelte individuali di chi, come lei, ha il potere di influenzare l’industria cinematografica e offrire alle donne maggiori opportunità dietro la macchina da presa.

Gisèle Pelicot

Nella lista di Time figurano anche donne comuni che, di fronte a una tragedia personale, hanno intrapreso azioni straordinarie. Tra queste, Gisèle Pelicot, una 72enne della Provenza, il cui nome è legato a un caso di violenza sessuale che ha scosso l’opinione pubblica.

La sua storia ha avuto una risonanza internazionale: per anni, il marito ha drogato e abusato di lei, coinvolgendo oltre 70 uomini, senza che lei ne fosse consapevole. Davanti a un dolore inimmaginabile, Pelicot ha fatto una scelta coraggiosa, rinunciando al diritto legale all’anonimato e trasformandosi in un simbolo di resistenza per le vittime di violenza di tutto il mondo.

«La scelta di Pelicot di rinunciare al suo diritto legale all’anonimato l’ha resa un’eroina per i sopravvissuti di tutto il mondo» spiega Time. La sua determinazione è racchiusa nelle parole pronunciate in tribunale lo scorso ottobre: «Dico che non è coraggio. È la volontà e la determinazione di cambiare la società».

Con il suo gesto, Gisèle Pelicot ha aperto la strada a un dibattito necessario, contribuendo a smantellare il muro di silenzio che spesso circonda le vittime di abusi.

Le donne che stanno facendo la differenza

La lista di quest’anno include figure di spicco impegnate in battaglie cruciali:

  • Fatou Baldeh, attivista che lotta per porre fine alle mutilazioni genitali femminili.
  • Purnima Devi Barman, ambientalista determinata a proteggere la biodiversità.
  • A’ja Wilson, campionessa di basket e simbolo di empowerment femminile nello sport.
  • Jordan Chiles, ginnasta che sta ridefinendo i canoni dell’atletica.
  • Laufey, cantante che sta riportando le tradizioni jazz alla nuova generazione.
  • Anna Sawai, attrice impegnata a promuovere una maggiore rappresentanza delle donne asiatiche a Hollywood.
  • Amanda Zurawski, attivista in prima linea nella difesa dei diritti riproduttivi.
  • Laura Modi, cofondatrice e CEO di Bobbie, azienda di latte artificiale biologico.
  • Olivia Munn, attrice che sensibilizza il pubblico sul cancro al seno.
  • Raquel Willis, scrittrice e attivista per i diritti della comunità LGBTQ+.
  • Claire Babineaux-Fontenot, CEO di Feeding America, organizzazione impegnata nella lotta contro la fame.

Le donne dell'anno


Fatou Baldeh, attivista che lotta per porre fine alle mutilazioni genitali femminili

Le donne dell'anno


Purnima Devi Barman, ambientalista determinata a proteggere la biodiversità.

Le donne dell'anno


A’ja Wilson, campionessa di basket e simbolo di empowerment femminile nello sport.

Le donne dell'anno


Jordan Chiles, ginnasta che sta ridefinendo i canoni dell’atletica.

Le donne dell'anno


Laufey, cantante che sta riportando le tradizioni jazz alla nuova generazione.

Le donne dell'anno


Anna Sawai, attrice impegnata a promuovere una maggiore rappresentanza delle donne asiatiche a Hollywood.

Le donne dell'anno


Amanda Zurawski, attivista in prima linea nella difesa dei diritti riproduttivi.

Le donne dell'anno


Laura Modi, cofondatrice e CEO di Bobbie, azienda di latte artificiale biologico.

Le donne dell'anno


Olivia Munn, attrice che sensibilizza il pubblico sul cancro al seno.

Le donne dell'anno


Raquel Willis, scrittrice e attivista per i diritti della comunità LGBTQ+.

Le donne dell'anno


Claire Babineaux-Fontenot, CEO di Feeding America, organizzazione impegnata nella lotta contro la fame.

Il criterio di selezione

Ogni anno, la redazione di Time si pone la stessa domanda: quali sono le sfide più urgenti che le donne e le ragazze di tutto il mondo stanno affrontando in questo momento? Da questa riflessione prende vita la selezione delle Donne dell’Anno, figure simbolo di resistenza, cambiamento e progresso.

«Le sfide sono molteplici: dalla violenza di genere agli attacchi ai diritti delle donne, fino all’emergenza climatica. Ma dove ci sono minacce, ci sono anche leader pronte a combattere per il cambiamento» – sottolinea Time nella sua dichiarazione ufficiale.

Le 13 donne selezionate per il 2025 incarnano questa determinazione, contribuendo attivamente a costruire un futuro più giusto e inclusivo.

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