Trump taglia i fondi ai sopravvissuti dell’11 settembre. E l’Agenzia delle entrate licenzia 6.700 dipendenti
Lo scorso 11 settembre era a Ground Zero in compagnia di JD Vance per la tradizionale commemorazione delle vittime. Arrivato alla Casa Bianca, ha decurtato il programma sanitario dedicato ai sopravvissuti dell’attacco alle Torri gemelle del 2001. Per questo ieri sette repubblicani del Congresso hanno esortato Donald Trump “in quanto newyorkese nativo che ha vissuto a New York City mentre si riprendeva dagli attacchi terroristici dell’11 settembre” a revocare i tagli al programma federale che amministra gli aiuti ai soccorritori e ad altre persone che soffrono per le conseguenze tossiche legate agli attacchi terroristici del World Trade Center e a riassumere i membri dello staff che erano stati licenziati diversi giorni fa. Una richiesta che segue quella di alcuni leader dem.
Gli interventi del Doge, il Dipartimento per l’efficienza governativa guidato da Elon Musk, non si fermano qui. L’Internal Revenue Service (Irs), il servizio tributario Usa, licenzierà a breve 6.700 dipendenti su un totale di circa 100mila. Un taglio che potrebbe mettere a dura prova le risorse dell’agenzia di riscossione delle imposte durante la stagione critica della dichiarazione dei redditi. I lavoratori che verranno congedati sono dipendenti in prova, che in genere sono stati presso l’agenzia per meno di uno o due anni e godono di minori tutele rispetto ai lavoratori a lungo termine.
Ieri, poi, intervenendo alla Future Investment Initiative a Miami, il tycoon ha evocato la possibilità di dare ai contribuenti americani il 20% dei risparmi derivanti dai tagli del Doge di Elon Musk. Un altro 20% potrebbe essere utilizzato +per ridurre il debito.
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