Sanremo in diretta: la chiusura del Festival. Carlo Conti: "Potrei condurre anche l'anno prossimo"
E' Olly è il vincitore della 75ª edizione del Festival di Sanremo. Il giovane cantautore genovese, 23 anni, si è imposto con il brano Balorda nostalgia, scritto e composto insieme a Pierfrancesco Pasini e Jvli. Un successo inaspettato che ha ribaltato ogni previsione della vigilia.
Al secondo posto si è classificato Lucio Corsi con Volevo essere un duro, mentre il terzo gradino del podio è stato conquistato da Brunori Sas, al suo esordio all'Ariston, con L’albero delle noci. Fedez, con Battito, ha chiuso al quarto posto, seguito da Simone Cristicchi, quinto con Quando sarai piccola.
A sorpresa, Giorgia e Achille Lauro, dati tra i favoriti, si sono fermati rispettivamente al sesto e settimo posto. Un verdetto che ha suscitato fischi in sala e acceso dibattiti sui social, con molti fan che hanno manifestato il proprio disappunto per il risultato finale.
I dati sugli ascolti
La finale del Festival di Sanremo 2025, condotta da Carlo Conti, ha registrato un grande successo di pubblico, con una media di 13 milioni 427mila spettatori e uno share del 73,1%, calcolato sulla total audience tra le 21:23 e l’1:59. La serata ha incoronato Olly vincitore con il brano Balorda nostalgia, ma è stata anche l’unica puntata a non superare gli ascolti della scorsa edizione: nel 2024, infatti, la finale aveva ottenuto 14 milioni 301mila telespettatori e un 74,1% di share (dato riferito però solo alla fruizione televisiva tradizionale).
Analizzando i numeri dell’intero Festival, la quarta serata aveva registrato una media di 13,6 milioni di spettatori e il 70,8% di share, la terza 10,7 milioni con il 59,8%, la seconda 11,7 milioni con il 64,5%, mentre la prima serata aveva esordito con 12,6 milioni e il 65,3%.
Il momento di massimo share, 87,3%, è stato raggiunto alle 1:56, proprio al momento della proclamazione della vittoria di Olly. Il picco in valori assoluti, invece, è stato registrato alle 22:09, quando 16,7 milioni di spettatori erano sintonizzati su Rai 1 per assistere alla presentazione dell’esibizione di Francesco Gabbani, introdotta da Carlo Conti e Alberto Angela.
Un dato spicca su tutti: il successo travolgente tra i giovani. Come sottolineato da Marcello Ciannamea, direttore del Prime Time Rai, gli spettatori tra i 15 e i 24 anni sono diventati ormai "l'emblema di Sanremo", registrando risultati "stratosferici".
La media dello share in questa fascia d'età, considerando l’intero festival, ha raggiunto il 77,7%, mentre nella serata finale è salita addirittura all’82,3%.
Carlo Conti: "Un altro anno da conduttore? Penso di sì"
"Inizia il Festival e la conduzione diventa l’ultima cosa", ha spiegato Conti, sottolineando come il lavoro dietro le quinte sia ben più complesso: "La direzione artistica significa decidere tutto: il cast, la scenografia, la commissione dei giovani. È un lavoro difficile da fare". Riguardo alla sua presenza nel Sanremo 2026, il conduttore ha confermato di aver ricevuto una proposta dalla Rai per altri due anni, ma senza sbilanciarsi: "Vediamo… magari posso fare solo la direzione artistica, che è la cosa più importante, e non la conduzione. Poi vedremo, c’è tempo per pensarci". Per ora, il pensiero è solo uno: "Domani mattina mi sveglio e porto mio figlio a scuola".
Carlo Conti riflette sulla possibilità di tornare alla guida anche l'anno prossimo non solo come direttore artistico, ma anche come conduttore. "Quest'anno è stato bellissimo, la parola d'ordine è stata insieme: ci siamo divertiti insieme, lo abbiamo fatto insieme", ha dichiarato Conti, soddisfatto del lavoro svolto. E riguardo al futuro, ha aggiunto: "Vediamo l'anno prossimo se mi viene un'idea, ma penso di sì", lasciando intendere che non esclude la possibilità di continuare la sua avventura al Festival anche nel 2026.
Il podio: Olly, Lucio Corsi e Brunori Sas
"Ho sentito fischi, ma anche boati", ha ammesso il conduttore, riferendosi all'annuncio dei primi dieci classificati e poi della top five. "Anche io sono rimasto sorpreso, come il pubblico".
Conti ha poi sottolineato che, al di là del risultato, il valore degli artisti va oltre la classifica. "La standing ovation per Giorgia vale più della vittoria".
Infine, uno sguardo al futuro: "La vera classifica la farà il pubblico nei prossimi giorni", ha concluso, lasciando intendere che il tempo e il successo dei brani decreteranno i veri vincitori di questa edizione.
Terzo classificato a Sanremo 2025, Brunori Sas accoglie il risultato con una combinazione di gioia e umorismo. "Ho portato una canzone che non sembrava da Sanremo, non scoppiettante. Ma il fatto che sia arrivata comunque mi fa piacere", ha dichiarato il cantautore, soddisfatto dell'accoglienza riservata al suo brano L'albero delle noci. Poi, con la sua consueta ironia, scherza sul mancato accesso all’Eurovision: "Mi dispiace, perché con la mia fisicità e i miei abiti da parroco avrei spaccato. Vabbè, ne parlerò con Olly", ha detto, riferendosi al vincitore del Festival. Infine, un pensiero alla nuova generazione della musica italiana: "Altra cosa che mi fa felice è che il podio è tutto di giovanissimi", ha concluso Brunori, sottolineando il forte ricambio artistico di questa edizione.
Brunori Sas ha poi voluto affrontare un tema importante, commentando l'assenza di donne sul podio: “È un tema ed è anche bello affrontarlo tra artisti”. Il terzo classificato ha poi aggiunto, con un tocco di ironia, che "quanto meno in questo podio è rappresentato un maschile che quantomeno non è patriarcale".
Tra Olly, vincitore del Festival, e Lucio Corsi, arrivato secondo, si instaura un dialogo profondo sul senso della musica e della scrittura. "Non si deve essere piccoli sul palco e sentirsi giganti quando si scende", sottolinea Corsi, ribadendo l’importanza dell’umiltà nell’approccio artistico.
Olly concorda e aggiunge: "Faccio musica per le persone e quando ricevo quella cosa in cambio è stupendo". Il cantante genovese racconta poi il suo percorso: "Prima di arrivare a un grande pubblico, sono tanti anni che scrivo e lavoro sulla mia musica. Sono abituato a ricevere amore da chi mi ascolta perché riconosce la verità nelle mie parole, ma riuscire a riceverne così tanto nel corso di questa settimana è stata una scoperta incredibile".
Per Olly, il momento più emozionante del Festival è stato giovedì: "Ho sentito un calore dal pubblico fortissimo", confessa. E conclude con una riflessione sul potere delle canzoni: "Siamo tre cantautori che scrivono le loro emozioni con rispetto per il pubblico. Alla fine, poco importa se la storia che canto è mia o di altri, l'importante è che la gente possa riconoscersi in quel brano".
Il vincitore del Festival non nasconde l'emozione per i complimenti ricevuti dal suo idolo, Vasco Rossi. "Quando ho visto le storie di Vasco con i 'kom-plimenti' per me, con la 'k', sono slatato sulla sedia", ha raccontato Olly, visibilmente emozionato. "Mi ha fatto un enorme piacere". Un riconoscimento che per lui è stato un momento davvero speciale, considerando l'importanza di Vasco come cantante di riferimento nella sua carriera.
Olly ha rivelato un lato più personale, condividendo con sincerità i suoi sentimenti dopo la vittoria. "Le prime persone che ho chiamato sono stati i miei. Mio padre era fuori con i cani", ha raccontato. "Sono single. Ho bisogno di calma e tempo", ammettendo di sentire la necessità di spazio per riflettere e gestire al meglio il successo appena conquistato. "Ho bisogno di tempo per incanalare tutto questo".
Parlando dell'Eurovision, il giovane cantautore ha dichiarato: "Tutto quello che mi è accaduto è pazzesco. L'Eurovision? Ancora non ho pensato all'eventualità". Olly ha spiegato di aver bisogno di metabolizzare quanto successo prima di prendere una decisione. "È un onore incredibile avere questa opportunità e, se c'è la possibilità di prendermi del tempo per pensarci, lo chiedo".