Siena, caos residenze universitarie: la vita nel limbo di 600 fuorisede idonei a un alloggio ma senza un posto. “Aspettiamo da mesi”
Va avanti da anni il caos residenze a Siena. Quest’anno sono circa 600 gli studenti fuori sede che, pur avendone diritto secondo criteri di Isee e merito, non hanno trovato posto nelle residenze universitarie di Siena. La mancanza di alloggi pubblici ha costretto molti di loro a soluzioni temporanee o a rimanere in attesa per mesi. La denuncia è di Rachele Matteucci, studentessa e componente dell’associazione Cravos, durante l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università per Stranieri di Siena: “Abbiamo ricevuto tante segnalazioni. È una situazione assolutamente emergenziale e il fatto che gli studenti abbiano usufruito del contributo affitti non è una misura equivalente”. Molte delle residenze universitarie pubbliche sono chiuse per lavori, diminuendo di fatto il numero dei posti letto disponibili per chi è rientrato in graduatoria. Diversi studenti hanno condiviso con Ilfattoquotidiano.it le loro esperienze. “Io abito a Pisa e ho fatto richiesta per l’alloggio ma sono in graduatoria intorno all’ottocentesimo posto – racconta di una studentessa che preferisce mantenere l’anonimato – Pensavo che in due o tre mesi avrei avuto un posto, invece continuo a fare la pendolare. Ho lasciato molte cose in sospeso perché non so se starò a Siena o a Pisa”. La vita da pendolare però ha ripercussioni sull’andamento accademico: per arrivare a Siena da Pisa ci vogliono circa due ore, con un cambio alla stazione di Empoli. “I treni spesso vengono cancellati o sono in ritardo e una mattina che dovevo andare a dare un esame e sono arrivata lì, sul tabellone c’erano tutti i treni cancellati. Inoltre, quando ho lezione alle 8 del mattino, devo svegliarmi alle 5 per prendere il primo treno disponibile. E la sera, quando finisco tardi, tornare a casa diventa un problema, anche per la sicurezza della stazione di Empoli”. Una vita in un limbo tra due città che non permette di potersi organizzare né nell’una né nell’altra.
Rocco Pagni, membro del Consiglio Territoriale Studentesco di Siena, denuncia una cattiva gestione delle tempistiche e un mancato rispetto delle previsioni sui lavori di manutenzione: “Meno della metà degli studenti esclusi ha ricevuto il bonus affitti, il resto è rimasto fuori. I lavori dovevano concludersi entro dicembre 2023, ma siamo a febbraio e ancora alcune strutture sono chiuse” ha spiegato a iIlfattoquotidiano.it. Il bonus affitti è la misura introdotta dall’Azienda per il diritto allo studio della Toscana, il Dsu, per provare ad aiutare chi non è riuscito ad avere un posto letto: si tratta di una cifra mensile tra le 250-300 euro che dovrebbe coprire l’affitto. Un contributo che sui 600 studenti esclusi solo 274 hanno ottenuto: nemmeno la metà. Sullo sfondo, come suggerisce una rapida ricerca sul web, si vede come una stanza singola a Siena possa costare tra le 300 e le 480 euro, a seconda della zona. Secondo il portale Immobiliare.it una casa in affitto può costare in media tra i 9,24 euro al metro quadro alle 12,93 euro al metro quadro.
Dal Dsu arriva una versione molto diversa: “L’attesa del ripristino delle strutture citate che stanno per ritornare funzionanti nei tempi previsti e conosciuti dalle rappresentanze studentesche – si legge in una nota -, ha poco inciso nelle assegnazioni degli aventi diritto presenti nella graduatoria che dovrebbe esaurirsi nei prossimi mesi come accade sempre negli ultimi anni”. A Siena, aggiunge l’Azienda regionale, sono circa 230 le domande per il contributo affitto che saranno evase “con un investimento ragguardevole”. “Si può di conseguenza ribadire – continua il comunicato – che il Dsu Toscana riesca a dare soprattutto a Siena una risposta esaustiva alle esigenze abitative alla propria utenza di riferimento dei fuori sede privi di mezzi economici secondo i requisiti Isee previsti dal bando impossibilitati ad accedere alla formazione universitaria senza il sostegno pubblico”.
Giorgia Miolano, in attesa di alloggio, studia da fuorisede all’Università per Stranieri di Siena: “Io sono venuta a Siena nel 2022 dal Piemonte e quello è stato l’anno in cui hanno chiuso metà delle residenze. Avevo fatto domanda e atteso tutto l’anno, ma non mi è mai stato assegnato un posto. Quest’anno ho richiesto il posto alloggio, oltre alla borsa di studio, e ad oggi non ho ancora ricevuto una convocazione”. Inoltre, sottolinea la difficoltà per chi deve lavorare: “Io pago 300 euro di affitto per una singola (in un appartamento condiviso con altre 4 persone) e fare coincidere orari di lavoro e lezioni è complicato. Lavoravo alla Coop con un contratto part-time di 20 ore. Il weekend facevo 15 ore tra sabato e domenica, mentre in settimana entravo alle sei del mattino e terminavo alle undici per poi andare direttamente all’università. È stata una fatica enorme conciliare studio e lavoro”. Spesso il problema è nella tempistica dello scorrimento della graduatoria: chi viene chiamato a fine anno accademico o a metà, ha tempi ristretti in cui accettare il posto in residenza e se ha già firmato un contratto di affitto per una stanza è quasi impossibile poter lasciare immediatamente la casa.
La professoressa Stefania Lamponi, delegata del rettore ai Servizi agli Studenti, conferma che il problema non dipende dall’università: “Il Dsu ha dovuto fare lavori per la sicurezza delle residenze, ma garantisce un assegno agli studenti idonei senza posto” spiega a ilfattoquotidiano.it. “Inoltre abbiamo attivato la piattaforma gratuita Cercoalloggio per facilitare la ricerca di appartamenti. Il contributo affitti viene erogato e integrato in base ai fondi disponibili. Siena, rispetto ad altre città, riesce a mantenere prezzi più bassi”. Il futuro del diritto allo studio a Siena, però, appare incerto. Pagni avverte: “Si parla di tagli ai fondi statali e regionali e il Dsu potrebbe cedere parte della gestione degli alloggi ai privati. Questo potrebbe significare meno posti per chi ha diritto e più residenze a pagamento per chi può permetterselo. Il modello di diritto allo studio toscano, unico in Italia, rischia molto”.
L'articolo Siena, caos residenze universitarie: la vita nel limbo di 600 fuorisede idonei a un alloggio ma senza un posto. “Aspettiamo da mesi” proviene da Il Fatto Quotidiano.