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ATP Marsiglia: la sorte dà la spinta iniziale a Medvedev che supera Struff. Semifinale con Medjedovic

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[1/WC] D. Medvedev b. J-L. Struff 6-3 6-2

Questo è certamente un match che vale parecchio per Daniil Medvedev. Il russo sconfigge per 6-3 6-2 Jan-Lennard Struff in un’ora e 18 minuti, in un crescendo impressionante. Il primo set era iniziato con uno Struff falloso ma pienamente al comando del gioco, poi la dea bendata ha sconvolto le sorti del match. Con questo risultato, l’ex numero 1 ATP si regala la settima vittoria sul tedesco e, soprattutto, le prime vittorie consecutive del 2025.

Se chi ben comincia è già a metà dell’opera, partire al servizio perdendo due dei primi tre punti con un doppio fallo non è certamente il migliore degli inizi. La sorpresa è che l’inizio faticoso di Daniil Medvedev non preannuncia proprio nulla. Dall’altro lato della rete il tedesco è più frizzante, gioca con aggressività e attacca spesso la rete, ma questo non sempre basta. A tratti pare che la passività nel gioco del russo possano diventare la sua condanna, in altri momenti, invece, si rivelano l’arma perfetta contro un giocatore che si prende tanti rischi come Struff. In un momento topico nell’incontro, un errore sul rovescio di Jan-Lennard regala la terza palla break del set a Daniil. Qui, un nastro più che fortunato sulla risposta converte il break point e regala al russo il vantaggio. La buona sorte sorride a Medvedev quanto basta e il match cambia completamente faccia. Sul 5 a 3, il russo gioca un game in risposta quasi perfetto, lasciando a quindici il tedesco. Così facendo, l‘ex numero 1 del mondo trova addirittura il doppio break e va a chiudere per 6 giochi a 3 il primo parziale.

Il momentum positivo continua e Daniil riesce a spingersi anche oltre, fino a raggiungere il break sugli inizi del secondo parziale. Il servizio di Daniil, che all’inizio si reggeva a un filo (sul 3 pari la percentuale di prime in campo era di appena 46%), migliora progressivamente. Sul 5 a 2 in suo vantaggio il russo vanta un 75% di prime in campo, di cui vinte l’87%. Come nel set precedente, la vicina fine fanno tremare Struff, che va sotto 0-40 e concede i primi 3 match point dell’incontro. Sul quarto, ai vantaggi, Struff prova un serve and volley, ma la risposta di Daniil, chiave per trovare la vittoria oggi, è troppo per rimetterla in gioco. Medvedev così vince, per 6-3 6-2 e, senza aver ancora ceduto il servizio, avanza alle semifinali dell’Open 13 Provence dove troverà

H. Medjedovic b. D. Altmaier 7-5 6-7(7) 6-4 (di M.S.)

Sarà dunque Hamad Medjedovic, n. 96 ATP, l’avversario di sabato di Daniil Medvedev, uscito vincitore due ore e tre quarti di battaglia contro Daniel Altmaier. Il tedesco n. 80 del ranking ha annullato tre match point nel secondo parziale e ha avuto la palla del 4-0 nel terzo prima di subire il rientro di un Medjedovic sotto un treno dopo aver perso il secondo parziale. Hamad diventa così il terzo serbo a raggiungere le semifinali a Marsiglia: prima di lui, Novak Djokovic nel 2009 e Janko Tipsarevic nel 2012

IL MATCH – Tutto tranquillo per chi batte fino al dodicesimo gioco, con Medjedovic alla risposta che al volo finalizza applaudito un astuto attacco in controtempo, mentre Altmaier si fa sorprendere due volte dal lato del dritto e cede turno e parziale con l’errore monomane.
Nella seconda frazione, Daniel salva il 15-40 al secondo game, poi sul 4 pari si vede annullare l’unica palla break da un Hamad aggressivo con il dritto. Questa volta il tie-break arriva, a Medjedovic non bastano tre match point (uno sul proprio servizio) e dunque c’è il set point per Altmaier: palla comoda sul dritto per il serbo che decide per il drop shot: palla in rete, racchetta sfasciata e uscita dal campo per cambio d’abbigliamento.

Hamad rientra ma non davvero e, svogliato, perde la battuta. Altmaier quasi gli rende il favore ma alla fine tiene per il 3-0. Si vede del brutto tennis, la palla del 4-0 è sul dritto tedesco ma a questo gioco i rasoterra non pagano, un’altra se ne con l’ace di un serbo che ha ritrovato smorzata e voglia e poco dopo, sorpresona, controbrekka. Medjedovic inizia il nono game con una risposta fulminante, prende l’iniziativa e si guadagna la possibilità di servire per il match; non se la lascia sfuggire e chiude – quasi in contemporanea con Fonseca a Buenos Aires assicurandosi la sua quarta semifinale del Tour, ma non prima di aver mancato un altro paio di match point.