San Valentino, attenzione alle truffe romantiche
L’amore online può nascondere insidie, soprattutto durante il periodo di San Valentino, quando le truffe romantiche, conosciute come "Love Scam", aumentano vertiginosamente. C’è chi pensava di chattare con una modella brasiliana, chi con un vero match di Tinder o più semplicemente chi pensava di aver incontrato qualcuno di attraente, single e di successo su Facebook o Instagram… O addirittura c’è chi pensava di chattare con Brad Pitt.
È il caso di Anne (nome di fantasia) di 53 anni, che è stata contattata su Facebook nel febbraio del 2023 dalla presunta madre di Brad Pitt. Dopo qualche scambio di messaggi, anche l'“attore” stesso si è messo in contatto con lei, ma sempre e solo tramite messaggi di testo, senza mai una telefonata. Tuttavia, per cercare di convincerla della sua identità, cominciano ad arrivare diversi video generati tramite intelligenza artificiale, con l’intento di farle credere di parlare davvero con la star di Hollywood.
Alcuni mesi dopo aver iniziato una relazione virtuale, il truffatore dietro la faccia artificiale di Pitt spinge Anne a divorziare dal marito, un uomo molto benestante. Successivamente, la convince a spendere fino a 9.000 euro per ritirare dei regali che le sarebbero stati inviati, ma bloccati in dogana. Un pagamento che Anne, ormai ingannata, effettua senza sospetti. Tuttavia, la vera truffa si concretizza con il divorzio, grazie al quale Anne ottiene una somma di 800.000 euro. Da quel momento, il truffatore, sempre sotto le sembianze di Brad Pitt, le racconta di aver bisogno di cure per un cancro ai reni, supportato da foto e video generati dall'IA che lo mostravano sul letto d'ospedale. Per giustificare la sua difficoltà economica, il falso Pitt spiega di non poter usare i suoi soldi, in quanto bloccati dalla causa di divorzio con Angelina Jolie.
La truffa si svela quando Anne scopre che Brad Pitt (quello vero) è in ottima salute e si è fidanzato con Ines de Ramon. Nel 2024, Anne decide di denunciare l’accaduto, ma la polizia non ha ancora trovato il truffatore. Nel frattempo, la donna sta affrontando una grave depressione e si trova attualmente in cura presso una clinica.
Queste frodi sfruttano i sentimenti delle persone per estorcere denaro attraverso relazioni fittizie. I truffatori creano profili falsi su social media e siti di incontri, instaurano legami affettivi con le vittime e, una volta conquistata la loro fiducia, chiedono soldi con pretesti ingannevoli.
L’allarme di Meta sulle truffe romantiche
Intanto è la stessa Meta, proprietaria delle principali piattaforme social, a segnalare e avvertire gli utenti del forte aumento di questi raggiri. Nei primi mesi del 2025, ha già rimosso oltre 116.000 account e pagine su Facebook e Instagram legati alle truffe romantiche, mentre nel 2024 ne ha eliminati più di 408.000.
Secondo Meta, molti di questi profili fraudolenti hanno origine in paesi dell’Africa occidentale dove i truffatori si spacciano per membri dell’esercito americano o celebrità “in cerca d’amore”. Contattano le vittime su piattaforme come Facebook, Instagram e WhatsApp, instaurano conversazioni e, nel tempo, chiedono pagamenti tramite carte regalo, criptovalute o altri metodi.
L’evoluzione tecnologica sta rendendo queste truffe ancora più sofisticate. David Agranovich, direttore della sicurezza di Meta, ha dichiarato a Engadget che "I truffatori si evolvono costantemente”. E un pericolo ancora maggiore proviene proprio dall’intelligenza artificiale, che ha reso più semplice creare identità false convincenti, grazie a strumenti che permettono di alterare il volto durante le videochiamate o utilizzare deepfake con cloni vocali. "Da tre o quattro mesi ci sono un paio di strumenti diversi accessibili, facili da usare che consentono all'aggressore di trasformare dinamicamente il proprio volto durante la videochiamata - dice Rachel Tobac, Ceo di SocialProof Security - Possono anche usare deepfake che permettono di costruire un personaggio, effettuare telefonate, usare un clone vocale e non c'è nemmeno bisogno di coinvolgere un essere umano".
I numeri del fenomeno in Italia
Secondo una ricerca della banca ING e YouGov Italia, un intervistato su due ha avuto almeno un’esperienza di contatto online con una persona sconosciuta che cercava di instaurare una relazione affettiva per scopi finanziari. Le donne sembrano più consapevoli del fenomeno rispetto agli uomini (65% contro 47%), mentre il 75% degli intervistati ha sentito parlare di truffe romantiche con finte celebrità.
Il fenomeno è in crescita: secondo il rapporto Clusit, nel primo semestre del 2024, la Polizia Postale italiana ha indagato su 293 casi di romance scam, deferendo all’autorità giudiziaria 101 persone (si tratta di un aumento del 46,5% rispetto ai primi sei mesi del 2023, quando i casi trattati erano stati 200).
I segnali d’allarme più comuni includono la richiesta di denaro per emergenze improvvise (80%), le storie drammatiche e commoventi (64%), e l’evitare videochiamate e incontri dal vivo (63%). I giovani tra i 18 e i 34 anni mostrano maggiore attenzione a questi segnali, mentre il 65% degli italiani rifiuterebbe subito una richiesta di denaro da parte di un contatto online. La diffidenza è maggiore tra gli over 55, che raggiungono il 70%, e tra le donne, con il 71%. I social media rappresentano il canale principale per queste truffe (71%), seguiti dalle app di incontri (54%), dai siti web (37%) e dai messaggi diretti (27%).
I truffatori non si limitano a impersonare potenziali partner romantici, ma spesso fingono di essere persone di fiducia come amici, parenti, colleghi o addirittura rappresentanti di istituzioni rispettabili, come banche o enti pubblici. Un italiano su tre ha dichiarato di aver ricevuto chiamate o messaggi da falsi impiegati di banca, un raggiro particolarmente diffuso. In caso di richieste sospette di dati sensibili o pagamenti urgenti da parte di un presunto operatore bancario, il 53% degli intervistati ha affermato che riaggancerebbe immediatamente e contatterebbe direttamente la propria banca per verificare l'autenticità della richiesta. Inoltre, circa nove italiani su dieci dichiarano di conoscere almeno uno strumento utile per accertare l’identità di una persona o di un’azienda prima di riporre fiducia in essa.
Diffondere informazioni e sensibilizzare il pubblico è fondamentale per contrastare queste truffe. La maggior parte degli intervistati ritiene che la prevenzione debba essere affidata agli enti pubblici specializzati, come la Polizia Postale, seguiti da scuole e associazioni dei consumatori. Anche le aziende private, come banche e società fintech, dovrebbero contribuire attivamente all’educazione finanziaria per ridurre il rischio di frodi online.
Come proteggersi
Udicon, l’Unione per la Difesa dei Consumatori, ha stilato un vademecum per aiutare gli utenti a riconoscere profili sospetti e proteggersi dalle truffe romantiche. Martina Donini, presidente nazionale di Udicon, avverte che «Le relazioni online possono essere un’opportunità per conoscere nuove persone, ma è fondamentale essere consapevoli dei rischi. I truffatori giocano sulle emozioni, sfruttano la fiducia e creano legami apparentemente sinceri per poi manipolare le vittime a proprio vantaggio. Il problema non è solo economico: queste truffe lasciano segni profondi, ferendo chi ci cade sul piano emotivo e psicologico. Per questo è importante informarsi, diffidare da situazioni sospette e non vergognarsi di chiedere aiuto o confrontarsi con qualcuno di fiducia. La prudenza e la consapevolezza sono le migliori difese contro questi raggiri».
Per evitare di cadere vittima delle truffe romantiche, la prima regola è non accettare richieste di amicizia da sconosciuti e verificare attentamente i profili con cui si interagisce. La richiesta di denaro è sempre un segnale di allarme da non sottovalutare.
Proteggere i propri dati personali ed evitare di condividere informazioni sensibili, come dettagli bancari, password o documenti, è una misura fondamentale.
È buona prassi diffidare delle storie drammatiche, spesso costruite per suscitare compassione e manipolare le vittime. Ma è anche utile anche controllare quante informazioni personali si condividono online: dettagli su lavoro, abitudini quotidiane e viaggi possono essere sfruttate dai truffatori per rendere più credibile il loro inganno.
Udicon consiglia poi di effettuare una ricerca inversa delle immagini, che permette di verificare se una foto profilo è stata rubata da altri siti. Infine, non bisogna fidarsi di dichiarazioni d’amore troppo rapide: i truffatori accelerano il processo emotivo per instaurare un legame e rendere la vittima più vulnerabile. Spiega l’Unione: «I truffatori spesso accelerano il processo emotivo, dichiarando amore in pochi giorni o settimane per creare un legame e rendere la vittima più vulnerabile».