Frecciarossa Final Eight Coppa Italia QF 2025: troppo poca Virtus per impensierire un’ Olimpia spietata
Torino, 12 febbraio 2025 – E’ durato solo dieci minuti il quarto di finale tra Segafredo ed EA7, quando Dimitrijevic ha messo la bomba del 22-27 ad inizio secondo quarto la Virtus si è sciolta come neve al sole.
Tantissimi i meriti di una Milano precisissima e con giocatori come Bolmaro che hanno Leday che hanno abusato sia in attacco che in difesa dei rispettivi avversari, ma non si può non notare come la Bologna odierna conceda percentuali stratosferiche dall’arco agli avversari come la gara contro il Partizan conferma.
Con il 52% concesso agli avversari nel tiro da tre non si vincono partite neanche contro squadre di LNP, figuriamoci contro questa Olimpia che, anche quando non sfrutta la lentezza nei recuperi dei bianconeri, ha un Bomaro, un Leday o uno Shields che in isolamento riescono sempre a mettere punti a referto.
Detto degli indiscutibili meriti di Milano, non si può non considerare come questa Segafredo abbia fatto di tutto per agevolare gli avversari, sia in campo che fuori. Le tare di questa squadra sono palesi da inizio stagione, ma le assenze, ed anche la gestione della panchina, hanno contribuito a renderle ancora più evidenti.
Le cifre generali non ingannino chi guarda i tabellini, perché fino al garbage time dell’ultimo quarto Bologna era completamente assente sotto il canestro avversario, e le cifre del buon Diouf sono state gonfiate dalla naturale rilassatezza dei meneghini, però bisogna far notare come il n° 35 bianconero fosse seduto in panchina quando Milano ha preso il largo.
Altra considerazione divertente è constatare come sia stato sostituito Will Clyburn, giocatore talentuosissimo, in grado di costruirsi sempre e comunque un tiro, con Justin Holiday, tiratore mostruoso sugli scarichi, ma che palla in mano è offensivamente quasi inutile, e allora una domanda sorge spontanea: se per tutta la stagione hai avuto difficoltà a creare tiri per Belinelli, cosa te ne fai di un giocatore non in grado di costruirsi un tiro?
Grandi complimenti all’ Olimpia, arrivata pronta e concentrata, che ha mostrato tutto il suo miglior repertorio, nonostante le assenze. Ora la attende una Germani carica che però ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie contro una Derthona indomita.
Come lo scorso anno anche quest’anno Bologna è uscita ai quarti di finale e che si può dire? I problemi sono sempre quelli, e dopo un inizio promettente la cura Ivanovic non sembra portare nuovi benefici. Il coach montenegrino sembra granitico nelle sue certezze e nella sua creazione di quintetti sottodimensionati, a discapito dei risultati, magari un po’ meno integralismo ed un po’ più di sano realismo potrebbe aiutare.
Ultima considerazione: se neanche dopo un IR non viene fischiato l’antisportivo di Diop su Diouf, quando verranno mai fischiati?
Highlights
Sala Stampa
Virtus Segafredo Bologna vs EA7 Emporio Armani Milano
Parziali: 18-20; 15-27; 20-24; 24-20
Pagelle
#1 Justin Holiday 4,5: il giocatore sbagliato nel posto sbagliato. Non è in grado di crearsi un tiro ed i pochi tiri che riesce a prendersi li sbaglia tutti. In difesa non morde, male male male.
#3 Marco Belinelli : un primo tempo attento e proficuo, ma alla sua età non si può pretendere che si carichi in spalla tutta la squadra.
#6 Alessandro Pajola 5,5: prova a tenere insieme i cocci, ma stasera il vaso era già rotto. Prova a difendere, ma se ad ogni cambio i compagni sono in perenne ritardo sulle rotazioni fa fatica anche lui.
#9 Riccardo Visconti n.e.
#21 Tornike Shengelia 5: la classe c’è, ma inizia lento e poi Leday lo argina in attacco e lo uccella spessissimo in difesa.
#23 Daniel Hackett 6: sembra ritrovare pian piano un po’ di consistenza fisica, mette il corpo e prova a difendere duro.
#24 Andrej Grazulis 4,5: impalpabile, inconsistente e timido, in una parola sola: inutile.
#33 Achille Polonara 5: prova a prendersi responsabilità, ma ammacca senza soluzione di continuità i ferri della Inalpi Arena.
#35 Mouhamet Rassoui Diouf 6: in attacco non sbaglia quasi nulla, quando Milano scappa lui è a sedere e quando viene rimesso in campo i buoi sono abbondantemente scappati e la domanda è sempre quella: perché? Deve migliorare a rimbalzo, ma se sui cambi è a sei metri dal canestro è comprensibile che faccia fatica.
#45 Nicola Akele 5,5: gioca pochi minuti, ma non demerita, è veloce e reattivo sui cambi e poco altro. Ha il solito limite: non prende iniziative.
#59 Rajon Tucker 5: mostra i soliti limiti di comprensione delle situazioni, non viene sicuramente tutelato dall’arbitraggio e se poi deve giocare anche da 4….
#00 Isaia Cordinier 5: inizia bene, ma quando l’ Olimpia trova le contromisure alle sue penetrazioni sparisce dalla gara. Shields lo sovrasta in ogni zona del campo.
#1 Nenad Dimitrijevic 4: è l’uomo che spariglia le carte fin da subito abusa di tutti coloro che provano a difendere su di lui.
#2 Niccolò Mannion 5,5: un paio di accelerazioni ma tutto sommato una partita anonima.
#7 Stefano Tonut 5: parte bene con una tripla piazzata poi sbaglia un incredibile appoggio ma tutto sommato la prova è sufficiente.
#10 Leandro Bolmaro 7,5: in difesa si fa sentire come al solito e in attacco con quel palleggio arresto e tiro da centro area è immarcabile.
#16 Zach Leday 6,5: ci aveva abituato troppo bene negli ultimi tempi nonostante qualche errore da tre di troppo gioca comunque una buona partita.
#17 Giampaolo Ricci 6,5: non c’è il clima da battaglia che predilige ma comunque si fa notare.
#21 Diego Flaccadori 7: entra e si fa subito notare con una bomba poi gioco una partita che Messina giustamente definisce pulita.
#25 Ousmane Diop 4,5: entra, in un minuto fa due vaccate e Messina lo fa accomodare in panchina a guardarsi il resto della gara.
#30 Guglielmo Caruso n.e.
#31 Shavon Shields 8: quando gli entrano i tiri dai suoi isolamenti diventa veramente un’arma impropria. Devastante.
#33 Nikola Mirotic 6: ovviamente non può essere al 100% da quel che può .
#55 Frederick Gillespie 5,5: ha sempre questa sinistra tendenza a commettere subito due o tre falli che lo levano dalla partita dovrà stare più attento specialmente in semifinale contro Bilan.
Pagelle Olimpia frutto delle meningi del diabolico Garbo
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