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Martellate al poliziotto, arresto convalidato: ma potrebbe non andare in carcere

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IVREA. Dice di aver usato il martello per difendersi, Kevin Crochon, ma il suo racconto è ancora piuttosto confuso. Tanto da aver indotto il gip Andrea Cavoti a chiedere una relazione psichiatrica, per comprendere la sua capacità di sostenere una detenzione carceraria. Del 26enne francese si sa poco: probabile sia partito da casa sua in Francia, Annecy, e pare che fosse diretto a Genova. Almeno fino allo schianto al casello di Albiano, poi le minacce al cantierista brandendo il martello e poi un enorme «non ricordo» fino all’autogrill di Viverone, dove le telecamere però confermano che sia giunto in auto.

La procura cerca ancora il testimone che potrebbe esser stato costretto a dargli un passaggio proprio fino in autogrill dove poi ha tentato di rubare un’auto, aggredito un poliziotto con un martello ed è stato fermato dallo stesso agente che aveva colpito, che gli ha sparato a una gamba. Dopo l’interrogatorio alla presenza del pm Mattia Cravero e della sua avvocata Marina Spandre è stato trasferito dal Cto al repartino delle Molinette.

Intanto i poliziotti non sono indagati e stanno bene, sono stati entrambi dimessi il giorno stesso dall’ospedale, con prognosi di 15 giorni per il solo agente colpito dalla martellata in testa. Pare che la loro ricostruzione sia in linea con quanto emerso fino ad ora dai testimoni ascoltati e dalle immagini di videosorveglianza visionate.

Da chiarire è certamente tutto quello che è avvenuto prima dell’incontro tra Crochon e i poliziotti. Il carroattrezzi di Strambino, Rs auto, ha rimosso la Peugeot 2008 guidata dal francese intorno alle 11.26 dallo svincolo di Albiano. Qui il francese si era schiantato contro uno spartitraffico e sarebbe sceso dall’auto già brandendo un martello, con cui avrebbe poi minacciato anche l’operaio del cantiere che gli ha prestato i primi soccorsi.

Poi è riuscito ad ottenere un passaggio fino alla stazione di servizio Viverone Sud. Bisognerà valutare se sotto minaccia di violenza o meno, per capire se potrà essere accusato anche di sequestro di persona. Attualmente è indagato per tentato omicidio, violenza a pubblico ufficiale e tentato furto.

Una volta arrivato in autogrill, infatti, avrebbe cercato di rubare una Mercedes nera, di un uomo che stava facendo rifornimento al benzinaio Tamoil. Ha raccontato il dipendente Riccardo Esposito: «L’ho visto camminare tranquillo e infilarsi dentro un Mercedes nero, mentre c’era il cliente che lo aveva appena rifornito che pagava in cassa. Pensavo fossero insieme. Quell’uomo però ha reagito subito chiudendo l’automobile. Per fortuna che aveva portato con sé le chiavi. Quando gli ha riaperto lo sportello, lui si è allontanato bofonchiando verso l’autogrill».

Dopo aver sentito gli spari e aver visto la scena Esposito chiama subito i soccorsi e arriva un’ambulanza da Ivrea e l’elisoccorso del 118 che trasporterà i due feriti più gravi - l’agente che ha sparato e il francese - al Cto di Torino.