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Al Challenger di Tenerife torna alla vittoria Carreno Busta

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Al Challenger 75 di Tenerife (cemento outdoor), organizzato come sempre in maniera magistrale da Marcello Marchesini e dal suo MEF, abbiamo avuto, per la prima volta, una finale tutta spagnola, per la gioia del numeroso pubblico isolano (oltre 1000 spettatori) che ha affollato gli spalti dell’Abama Tennis Academy. Si sono affrontati il redivivo Pablo Carreno Busta e il 24enne Alejandro Moro Canas (n.164 ATP). Il punteggio a favore dell’ex n.10 del mondo è stato particolarmente netto: un 6-3 6-2 con tre break conquistati e nessuno subito, senza concedere chance al volonteroso avversario che era alla sua terza finale Challenger (una vittoria a Roma e una sconfitta a Porto, entrambe lo scorso anno).

Felicissimo il vincitore al momento della premiazione: “Era da tanto tempo che non vivevo sulla pelle la tensione di una finale. Me la sono goduta, anche grazie alla presenza dei miei genitori. È stata una settimana magnifica, in cui il tennis e il fisico mi hanno dato buone sensazioni. Tutto questo è molto importante. Nel corso della settimana la mia confidenza è cresciuta gradualmente e oggi mi sono comportato molto bene in campo. Sono felice che i miei genitori abbiano vissuto questa settimana con me perché mi sono stati molto vicini dopo l’operazione al gomito”. Con questa vittoria, la sua dodicesima a livello Challenger, Carreno Busta risalirà alla 133ª posizione mondiale (ricordiamo che fu n.10 nel 2017) e già da martedì avrà l’opportunità di guadagnare altri punti nel secondo Challenger 75 organizzato sempre qui da MEF.

Subito dopo aver concretizzato il match point, il 33enne tennista di Gijon si è fermato ad assaporare l’ovazione degli spettatori e si è intrattenuto sul Centrale per foto e autografi con i tanti ragazzi presenti. Poi ha aggiunto: “Qui sull’isola mi sto trovando benissimo. Le condizioni atmosferiche sono fantastiche e il torneo è perfetto a livello organizzativo. Adesso spero di ripetermi la prossima settimana, anche se non sarà facile. Cosa farò più avanti nella stagione? Mi dividerò tra tornei ATP e Challenger per risalire in classifica. A marzo potrei andare negli Stati Uniti per i due Master 1000 di Indian Wells e Miami”.

A Rosario (Challenger 125, terra battuta) il nostro Francesco Passaro è stato eliminato nei quarti di finale dal primo favorito del torneo, l’argentino Sebastian Baez (n. 31). Il 6-2 6-1 con cui è stato liquidato il tennista perugino è stato piuttosto severo, e forse ci aspettavamo da lui una maggiore resistenza, al netto dell’ottimo stato di Baez. Che infatti è arrivato in semifinale dove però si è dovuto arrendere 6-3 6-7(13) 6-2 a Hugo Dellien, giocatore scorbutico come pochi altri. Il 31enne boliviano ha però perso in finale contro l’argentino Ugo Camilo Carabelli con il risultato di 3-6 6-3 6-2. Un bel colpo per il classe 1999, che ha scalato così 23 posizioni nel ranking assestandosi al n.87, suo best ranking.

A Lille (categoria 125, cemento indoor) finale tutta francese tra Lucas Pouille (n.102) e il carneade Arthur Bouquier (n.424) che, proveniente dalle qualificazioni, ha imbroccato la settimana della vita. Il 24enne nativo di Lons le Saunier, dopo aver vinto 6-3 il primo set, stava in realtà subendo la rimonta del più titolato avversario che però, avanti 5-3 nel secondo, è stato costretto al ritiro per un gravissimo infortunio (rottura del tendine d’Achille), come potete leggere nel pezzo di Michelangelo Sottili.

Questo dev’essere proprio il mese dei fratelli Ymer. Prima Mikael, il minore e più talentuoso dei due, ha vinto l’ITF da 25.000$ a Esch sur Alzette al rientro da 18 mesi di squalifica per doping (mancata presentazione a tre controlli, con successive roventi polemiche), mentre il fratello maggiore Elias ha giocato la finale del Challenger 100 di Chennai (India, cemento outdoor). Finale in cui si è comunque dovuto arrendere al francese Kirian Jacquet col punteggio di 7-6(1) 6-4. Per il 23enne nativo di Lione è la seconda vittoria Challenger dopo quella di Olbia nel 2023. Ormai che ci siamo completiamo il quadro, per puro puntiglio statistico, con la vittoria al Challenger 75 di Brisbane (cemento) di Adam Walton (la prima testa di serie del torneo) che in finale ha avuto la meglio con un doppio tie-break su Jason Kubler, in top 100 solo un paio d’anni fa ma ora scivolato nl n.780 dopo due stagioni tormentate dai problemi al ginocchio infortunato agli US Open 2023. Per il tennista australiano, che è nato proprio a Brisbane 25 anni fa, è la quarta vittoria livello Challenger