Schianto in elicottero, la procura nomina un consulente aeronautico
PAVIA. La procura di Parma ha nominato Stefano Benassi un esperto di incidenti aerei, e in particolare di elicotteri, per ricostruire le cause dell'incidente di mercoledì alle 19 nelle campagne di Noceto (Parma) che ha provocato la morte dell'imprenditore del prosciutto Lorenzo Rovagnati, 42 anni, e dei due piloti alla guida dell'Agusta Westland AW109, il 30enne Leonardo Italiani, originario a Sommo e residente a Torre d’Isola, e il 59enne Flavio Massa di Desio (Monza).
Continuano le indagini
Intanto il relitto dell’elicottero è stato spostato, su indicazione della procura di Parma, in un deposito all’interno del castello di Castelguelfo di Noceto, la tenuta della famiglia Rovagnati da cui l’elicottero era partito per poi precipitare al suolo a nemmeno 500 metri di distanza dal punto di decollo, sempre all’interno della tenuta. Le salme dei tre morti nell’incidente, tutti deceduti sul colpo, sono state ricomposte nell’istituto di medicina legale di Parma, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Lunedì la procura parmense nominerà i consulenti medico-legali, così come con ogni probabilità faranno le famiglie delle vittime per avere accesso all’esame autoptico e ai relativi atti successivi.
Intanto sono già iniziati i primi accertamenti del superconsulente Stefano Benassi, che di recente si è occupato i di un altro caso di un elicottero precipitato, il Bell 206B JetRanger III, partito dal campovolo di Crespellano (Bologna) e diretto a Padova, a ottobre 2023 finito inabissato nel lago di una cava di sabbia nella zona ferrarese di Bondeno: a bordo, l'imprenditore egiziano Hazem Bayouni, deceduto.
I rilievi
Oltre al consulente, a Castelguelfo sono intervenuti gli addetti di una ditta specializzata per recuperare il carburante del velivolo e sono proseguite le indagini dei carabinieri del comando provinciale di Parma e del Ris, mentre i vigili del fuoco hanno fatto dei sorvoli con i droni. Fin qui è stato accertato che l'elicottero è decollato regolarmente, intorno alle 19 di mercoledì, e si è schiantato poco dopo, a meno di 500 metri di distanza dal luogo di partenza. C'era molta nebbia - tanto che all'aeroporto di Parma in quella fascia oraria ad alcuni aerei è stato impedito l'atterraggio - e non è chiaro se i piloti possano aver perso l'orientamento, forse tentando di rientrare, se ci sia stato un guasto o qualche altro tipo di problema: lo chiarirà la consulenza tecnica. Sono stati sequestrati i dispositivi elettronici delle vittime, per capire se dalle loro ultime comunicazioni possano esserci elementi utili per le indagini. —