Marcello Pittella arrotonda lo stipendio: al presidente del Consiglio regionale lucano un contratto da urologo per l’Asl di Potenza
Un incarico con l’Asp Basilicata da 20 ore settimanali per arrotondare lo stipendio da presidente del Consiglio regionale della Regione Basilicata. E magari contribuire in concreto ad abbattere l’annoso problema delle liste d’attesa. Ha scelto il doppio lavoro Marcello Pittella, presidente del parlamentino lucano e uomo forte di Carlo Calenda nell’ex roccaforte rossa dell’Appennino meridionale. Nei prossimi giorni il 4 volte consigliere regionale, già governatore col Pd tra il 2013 e il 2018, prenderà servizio come specialista ambulatoriale convenzionato di urologia. Il via libera all’incarico è arrivato con una delibera domenicale dei vertici dell’Azienda sanitaria locale di Potenza, che ha assunto l’attuale assetto organizzativo in base alla riforma voluta nel 2017 proprio da Pittella.
Il presidente-medico è stato l’unico urologo che ha risposto all’appello lanciato a metà dicembre per l’affidamento di 32 ore di attività specialistica necessarie a garantire operatività di 4 diversi ambulatori sparsi per la provincia di Potenza. Sulla base della disponibilità manifestata, tuttavia, visiterà soltanto 15 ore a settimana nel poliambulatorio Madre Teresa di Calcutta di Potenza, a poche centinaia di metri in linea d’aria dal Consiglio regionale. Più altre 5 ore a settimana a Sant’Arcangelo, un piccolo borgo della Provincia di Potenza noto per aver dato i natali al suo predecessore, nonché attuale antagonista politico, Vito De Filippo (Pd). In soldoni, Pittella riceverà dall’Asp uno stipendio di almeno un paio di migliaia di euro al mese, aggiuntivi rispetto ai 9.300 di indennità presidenziali, e i 4.500 di contributi per spese di rappresentanza.
La legge non prevede alcun tipo di incompatibilità tra il ruolo istituzionale di presidente del Consiglio regionale e il lavoro in un’azienda sanitaria controllata dal Consiglio regionale. Sebbene sia consuetudine in Basilicata, almeno per i medici ospedalieri, la richiesta di un’aspettativa dal lavoro per dedicarsi appieno al mandato politico. Nella scorsa legislatura regionale un altro medico-consigliere regionale, l’ex meloniano Giovanni Vizziello (rieletto ad aprile dell’anno scorso col centrosinistra) aveva ottenuto una convenzione per l’esercizio di attività specialistica ambulatoriale con l’altra azienda sanitaria locale lucana, quella di Matera.
Le proteste delle opposizioni di centrosinistra furono tali, però, che fu costretto a rinunciare all’incarico. Anche a seguito del riconoscimento di una certa inopportunità da parte del governatore Vito Bardi. Il nuovo incarico di Pittella all’Asp arriva a pochi giorni dalle polemiche per la nomina della sua storica compagna alla guida dell’Azienda di promozione turistica della Basilicata. Da giorni il nome di Pittella resta comunque al centro delle trattative per le prossime elezioni comunali di Matera. Una parte del Pd, infatti, lo considera come il possibile ago della bilancia nella contesa e vorrebbe riaprire la coalizione a lui e ai renziani. Nonostante alle scorse regionali siano passati col centrodestra e vadano assumendo un ruolo sempre più importante nell’amministrazione guidata dal forzista di rito lettiano Bardi. Contrari, invece, M5S, Sinistra italiana e gli ex laici cattolici di Basilicata casa Comune guidati dal re delle coop Angelo Chiorazzo.
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