Rivoluzione nel paniere Istat: entrano lo speck, gli shorts e il topper, addio ai test Covid. Ecco cosa cambia nel 2025
I pantaloncini corti da donna, la lampada da soffitto, il topper per materasso, la camera d’aria per bicicletta, le spazzole tergicristalli e il cono gelato. Sono solo alcuni dei nuovi protagonisti del paniere Istat 2025, lo strumento che fotografa le abitudini di spesa degli italiani e misura l’inflazione. Dall’altro lato, l’Istituto Nazionale di Statistica dice addio a test sierologici e tamponi molecolari per il Covid-19, simboli di un’epoca che ci si augura ormai alle spalle, e al segmento di consumo relativo ai prezzi dell’energia elettrica per le famiglie in transizione dal mercato tutelato a quello libero.
Come ogni anno, l’Istat ha aggiornato l’elenco dei prodotti che compongono il paniere di riferimento per la rilevazione dei prezzi al consumo, introducendo novità che riflettono l’evoluzione dei consumi e rimuovendo beni e servizi ormai obsoleti o non più rappresentativi. Tra le principali novità del 2025, oltre a quelle già citate, spicca l’ingresso di prodotti come la lampada da soffitto, la camera d’aria per bicicletta e le spazzole tergicristalli. Prodotti che, secondo l’Istat, “migliorano la rappresentatività” del paniere, come spiegato in una nota ufficiale ripresa dall’Ansa. “L’aggiornamento dei beni e servizi inclusi tiene conto sia delle novità nelle abitudini di spesa delle famiglie sia dell’evoluzione di norme e classificazioni e cerca anche di ampliare la gamma dei prodotti che rientrano tra i consumi ormai consolidati”, si legge ancora nel comunicato dell’Istituto.
A fare le spese dell’aggiornamento sono invece il test sierologico e il tampone molecolare per il Covid-19, ormai lontani dai riflettori della pandemia. “L’uscita è dovuta al calo delle spese sostenute dalle famiglie per tali prodotti e alla ridotta rappresentatività rispetto ad altri”, spiega l’Istat. Esce dal paniere anche il segmento di consumo relativo ai prezzi dell’energia elettrica per le famiglie in transizione dal mercato tutelato a quello libero, introdotto nel 2024 per monitorare l’evoluzione della spesa dei clienti non vulnerabili.
Il nuovo paniere, in vigore dal 2025, comprende 1.923 prodotti elementari (erano 1.915 nel 2024) per il calcolo degli indici NIC (per l’intera collettività nazionale) e FOI (per le famiglie di operai e impiegati), e 1.944 prodotti elementari per l’indice IPCA (armonizzato a livello europeo). L’Istat ha inoltre annunciato che i prezzi di alcuni prodotti per animali domestici (sacchetti igienici per cani e ciotole per cani e gatti), finora rilevati esclusivamente tramite scanner data, saranno ora monitorati anche dagli Uffici comunali di statistica con tecniche tradizionali, includendo così anche i negozi specializzati.
Per stimare l’inflazione, l’Istituto utilizza circa 33 milioni di quotazioni di prezzo provenienti dalla Grande Distribuzione Organizzata, 388mila raccolte sul territorio dagli Uffici comunali di statistica, 237mila raccolte direttamente o tramite fornitori di dati e 214mila provenienti dalla base dati dei prezzi dei carburanti del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Infine, l’Istat ha fornito alcuni dati sulle variazioni di peso delle diverse divisioni di spesa: nel 2025, aumenterà il peso di Abitazione, acqua, elettricità e combustibili, Trasporti e Servizi ricettivi e di ristorazione, mentre si ridurrà quello di Ricreazione, spettacoli e cultura, Comunicazione e Altri beni e servizi.
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