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In 20 spettacoli rivive il Folkstudio

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di Giordano Casiraghi 

Bello quando un locale storico della musica torna a far parlare di sè. Stiamo paralndo del Folkstudio dove un tempo esordirono quelli che sarebbero diventati i cantautori romani, con De Gregori e Venditti in testa, ma il Folkstudio di Giancarlo Cesaroni ha ospitato numerosissimi artisti, perfino un Bob Dylan ancora poco conosciuto. Ora un ricco programma si prefigge di far ricordare tanti episodi successi, infatti insieme agli artisti storici del locale romano Grazia Di Michele, Ernesto Bassignano e Edoardo De Angelis hanno organizzato serate con ospiti. Il giornalista Enrico Deregibus condurrà una serata finale dal titolo “Chiedi cos’era il Folkstudio”, nell’occasione saranno assegnati i riconoscimenti “Stanze polverose 2025”: emergenti (premio Folkstudio Giovani) e artisti affermati (premio Folkstudio Stanze Polverose).

Il tutto si svolgerà nel cuore di Roma, nel quartiere Testaccio, all’Antica Stamperia Rubattino, dove è conservata anche la campana che al Folkstudio dal 1961 dava il via ai concerti. Dal 7 febbraio avremo 20 appuntamenti a ingresso gratuito che andranno avanti fino a giugno. Lo scopo è quello di valorizzare e divulgare, oggi come allora, la musica di qualità e incentivare la collaborazione e la condivisione artistica in un’epoca in cui tutto sembra partire e concludersi in un clima di solitudine e individualismo. Continuare, insomma, quella che fu la missione del locale romano che, come scrive nella brochure di presentazione Luciano Ceri, giornalista musicale e scrittore, “da una parte confidava nella qualità delle proposte artistiche e dall’altra nella convinzione di poter dare uno spazio di visibilità ad artisti esordienti o comunque spesso esclusi dai circuiti di spettacolo tradizionali, che lì invece trovavano una platea, per quanto contenuta, ma sempre attenta, ben disposta e soprattutto curiosa di ascoltare qualcosa di nuovo ed interessante. Tutto questo portò la fama del Folkstudio ben oltre i confini nazionali, ed era consueto, per quanto sorprendente, che si parlasse del Folkstudio non solo in Italia, ma anche in Europa e nel continente americano”.

Appuntamenti di febbraio:

Venerdì 7 Taverna Umberto I: Giuseppe e Gianfilippo Santangelo, due fratelli che condividono la stessa passione per la musica fin da piccoli, nascono in Sicilia terra che darà loro molta ispirazione. Il nome “Taverna Umberto I” è infatti un omaggio ad uno storico locale di Piazza Armerina, ma soprattutto ad un modo di vivere la vita fatto di cose semplici, di gesti importanti, di sentimenti sinceri.

Sabato 8 Domenico Imperato, cantautore e produttore musicale. Premio Gianmaria Testa 2023. Premio Fabrizio De Andrè 2014. Tre dischi all’attivo: Postura Libera (2014), Bellavista (2018) e Sentimentale (2023).

Venerdì 14 Paolo Saporiti. Voce e chitarra acustica accompagnato dal violoncello di Francesca Ruffilli.

Venerdì 21 Stefano Dell’Armellina, artista trevigiano si esibirà con Simone Chivilò – chitarra, Assuera De Vido – violino e cori, Gianni Fantuz – batteria. Ospite speciale della serata il cantautore Gianluca Chiaradia che duetterà nel brano “Ancora spazio” presente nel disco.

Venerdì 28 Gabriele Coen Trio presenta brani tradizionali e composizioni originali, un’appassionante, inconsueta lirica che attinge al jazz, al rock, alla world music. Coen rende omaggio al suo strumento d’elezione, il sax soprano, come testimoniato dai suoi lavori discografici.

INFO E CONTATTI: per prenotare wtsp 3276310658 – sopracegente@gmail.com

MOBILITA’ SOSTENIBILE: Bus 23/30/83/170/716/781 – Tram 3 – Metro B fermata Piramide. Pista ciclabile Lungotevere Testaccio fino a via Rubattino

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