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Pavone, defibrillatori a quota sei, in via Quilico il dono di cuore delle volontarie

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PAVONE CANAVESE. «Anche mediante le invenzioni della tecnica l’uomo collabora con il creatore e per questi ritrovati della scienza e della tecnica benediciamo e lodiamo Dio, luce vera e fonte di ogni dono». Con queste parole l’arciprete di Pavone, don Beppe Dorma, ha benedetto il defibrillatore donato al Comune dal Gruppo aiuto, sezione della Pro loco pavonese, e dai volontari che vi collaborano, collocato in un’apposita teca nell’androne del centro aperto di via Quilico. Si tratta di un defibrillatore Tecnoheart plus con elettrodi polivalenti adulto/pediatrico, batteria a lunga durata, kit di intervento e borsa di trasporto, che va ad aggiungersi agli altri cinque dislocati in altrettanti luoghi significativi del paese. Allo scoprimento, dopo un breve intervento del sindaco, Endro Bevolo, che ha sottolineato la forza e l’impegno straordinari e costanti del volontariato presente sul territorio di Pavone, hanno proceduto la presidentessa del Gruppo aiuto, Susanna Morello, e la segretaria, Franca Piscitelli, già al vertice della Croce rossa- comitato locale di Ivrea, sotto lo sguardo soddisfatto del presidente della Pro loco, Endro Rossetto. «Inaugurato finalmente il defibrillatore – spiega Morello – il progetto 2025 sarà quello di attivare i corsi per il corretto utilizzo. In paese, ovviamente, ci sono già persone abilitate, ma più sono e meglio sarà, anche se l’auspicio, come ha evidenziato il sindaco Bevolo, è che si sia costretti a usarlo il meno possibile».

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È davvero una risorsa importante, per il paese, questa vivace sezione operativa della Pro loco nel cui direttivo oltre a Morello e Piscitelli,  sono Agata Fichera, Marcello Rotundo, Loredana Moretto, Dino Giavon e Michele Cavaliere, ciascuno con una propria mansione. «Lo scorso aprile –ricorda la presidentessa – abbiamo aiutato l’oratorio, una realtà d’eccellenza della nostra comunità, con un contributo di 1.000 euro. Ci impegniamo, inoltre, ad aiutare le famiglie del paese segnalate dagli assistenti sociali o dal Comune per essere in momentanea difficoltà: per loro mettiamo a disposizione dei contributi una tantum ai negozi del paese, in modo che possano ricevere generi di prima necessità. Abbiamo pagato il centro estivo ad alcuni bambini autistici e ci siamo anche fatti tramite per reperire ausili per anziani e disabili in situazioni di disagio, così come elettrodomestici che alcune persone hanno voluto donare a chi è meno fortunato. Tutti i mercoledì, poi, dalle 16 alle 18, nella sede in piazza del Municipio 12, accogliamo chi abbia piacere di venire a fare una chiacchierata con noi». I fondi utilizzati dal Gruppo aiuto per sostenere tali iniziative provengono tutti dalla vendita di oggetti e accessori realizzati all’uncinetto, secondo un progetto di Marina Beata Getto, da una dozzina di simpatiche signore alle quali vengono forniti i materiali utilizzati. Tra queste, Luciana Gaiche che racconta: «Siamo un gruppetto affiatato e orgoglioso di potersi rendere utile agli altri. Realizziamo sciarpe e bellette nei colori delle squadre di aranceri del Carnevale di Ivrea, bamboline, arance e tanto altro. Chi è più brava aiuta chi è meno esperta e tutte insieme traduciamo il crochet in uno strumento di solidarietà».