Ivrea, un’antenna per la telefonia sul tetto del teatro civico Giacosa
IVREA. Con l’imminente inizio dei lavori per la demolizione dell’edificio ex Cena di Ivrea in piazza Ottinetti, sono molti i dettagli da sistemare. Per questo, con una delibera di giunta datata 13 settembre 2024, l’amministrazione comunale eporediese ha deciso di concedere alla società Cellnex spa una porzione di circa 15 metri quadrati sul tetto piano del teatro Giacosa, per l’installazione di un’antenna di stazione radio base per le telecomunicazioni alta circa 2 metri attualmente già attiva, ma sita sul tetto dell’edificio ex Cena. Proprio in questi giorni i documenti per l’autorizzazione allo spostamento sono stati trasmessi agli uffici, così da terminare l’operazione entro febbraio. Una soluzione individuata per ridurre i tempi di smontaggio dell’antenna ed evitare disservizi di rete, così da essere pronti a partire con la demolizione dell’edificio ex Cena al più presto possibile. Una scelta che però ha fatto storcere il naso ad alcuni cittadini, preoccupati per l’impatto visivo di un’antenna sopra a un edificio come il Giacosa.
IL REGOLAMENTO
Secondo il regolamento antenne entrato in vigore ad aprile del 2018, la porzione di tetto posta sopra al teatro civico Giacosa è classificata come zona B3, quindi idonea condizionata a seguito di vincolo di tipo storico testimoniale. Non sarebbe quindi consentita l'installazione di impianti per telecomunicazioni e radiotelevisione, salvo impossibilità a conseguire altrimenti la radiocopertura minima indispensabile per garantire il servizio. Inoltre, nella relazione tecnica di tale documento si esorta a incentivare la concertazione e il dialogo tra i diversi attori in campo, cittadini compresi. I quali però non sono stati informati di tale spostamento.
SPIEGA L’ASSESSORE
«La soluzione scelta è stata frutto di dialogo tra l’amministrazione, la sovrintendenza e la società proprietaria dell’antenna – spiega l’assessore all’Urbanistica di Ivrea Francesco Comotto –. Questa soluzione permetterà di spostare l’antenna in tempi brevi evitando al contempo disservizi di rete. Riguardo l’impatto visivo, l’antenna è di circa due metri, quindi piuttosto contenuta, niente parabole o altro, e verrà posta intorno a essa una mascheratura. Inoltre, sulla porzione del tetto piano individuata sono già collocati due locali tecnici a servizio dell’edificio. Si tratta di una parte costruita successivamente al teatro. Insomma le cose sono state fatte in modo da ridurre al minimo l’impatto visivo, che sarà quasi nullo».
10 MILA EURO IN CASSA
Come corrispettivo della concessione sarà applicato un canone annuale di occupazione pari a 10mila euro (durata del contratto nove anni), come da proposta della stessa Cellnex spa, che avrà a carico anche i costi per lo smontaggio e il riposizionamento dell’impianto e per lo studio sull’idoneità statica della copertura. In caso di mancato rinnovo, al termine della concessione, l’area dovrà essere lasciata libera e i relativi costi di dismissione dell’apparato, nonché di eventuale ripristino dello stato dei luoghi, saranno totalmente a carico del concessionario. Il Comune potrà inoltre, con preavviso di un anno, revocare la concessione in qualunque momento per motivi di interesse pubblico. La stipula di tale concessione è stata portata avanti nell’ottica di risolvere rapidamente gli ultimi intoppi ed essere pronti al più presto ai lavori di demolizione dell’edificio ex Cena e alla successiva trasformazione dell’area in polo culturale.