Turkish Airlines Euroleague #Round24 2024-25: Leday fa il Mirotic e l’Olimpia fa l’impresa, Pana sconfitto
Sono un accanito oppositore di questa formula massacrante dell’Eurolega che annacqua il valore di ogni partita e che costringe le squadre a spremere oltremodo i giocatori ma se devo elencarne un pregio, beh diciamo che le 34 partite tendono a creare risultati a sorpresa come questo tra Olimpia e Pana molto più che le vecchie e rimpiante (da me) Top 16.
E definirlo a sorpresa forse è anche riduttivo, sia per come è finita la gara d’andata sia per come le due squadre sono arrivate a questa partita con Milano reduce dal -44 di Istanbul e che deve fare ancora a meno di Mirotic, Causeur, Diop, Ricci, Flaccadori e il lungodegente Nebo.
Certo anche i campioni in carica hanno le loro grane dovendo fronteggiare il terribile infortunio del miglior lungo d’Europa al secolo Mathias Lessort e quello meno grave ma comunque fastidioso di Yurtseven, uno dei 5 dal maggior impatto del torneo.
Ovvio che sono assenze che minano tutto l’impianto della squadra di Ataman, soprattutto difensivo. Non è un caso se anche in questa partita numerose sono state le falle con rotazioni sbagliate, timing dei close out scentrati e una generale difficoltà soprattutto a fermare il pick and pop magistralmente giocato dall’Olimpia per liberare al tiro un fenomenale Leday.
Quindi tanti meriti alla squadra di Messina ma anche qualche demerito dei ragazzi di Ataman che si sono aggrappati per tutta la partita alle prodezze di Nunn e Sloukas coinvolgendo poco il resto della truppa, specialmente quel Lorenzo Brown apparso la controfigura di sè stesso.
Faccio un appello alla dirigenza ateniese: se non lo volete più, se vi pesa il suo ingaggio non proprio leggero, se capite che non conviene tenere in casa un giocatore del genere scontento beh una telefonatina in sede ad Assago potreste pure farla, chissà che non si imbastisca un operazione vantaggiosa per entrambe le squadre tipo con Dimitrijevic a fare il percorso inverso
Partita dopo partita continuo a sostenere che proprio lì c’è il buco più grande nel roster biancorosso mentre nel settore lunghi bene o male la coperta è lunga abbastanza anche se talvolta troppo fine per non subire il freddo dell’inverno
Sogno Brown a parte, il rendimento negli ultimi tempi di Neno è davvero un problema, nascosto dalle grandi performance di Bolmaro e da una maturità di Mannion che definirei sorprendente: è un problema perché manca dalla panchina un giocatore che cambi ritmo e garantisca punti o quantomeno vantaggi da sfruttare
Invece nel reparto lunghi con questo Leday che ad oggi è uno dei top europei nel suo ruolo, un Gillespie che sta via via crescendo eliminando le, uso un termine tecnico, boiate dal suo gioco, oggi è salito alla ribalta Willy Caruso autore di giocate importanti di energia e voglia.
Certo, qualche suo svarione difensivo ha fatto andare a 240 la pressione arteriosa di Messina e di molti tifosi milanesi ma bisogna riconoscere all’ex varesino che oggi ha dimostrato a sè stesso e agli altri che in Eurolega può starci anche lui.
Adesso per l’Olimpia arrivano due trasferte insidiose, in casa del Bayern e dello Zalgiris di Trinchieri. Un bilancio di 1-1 non sarebbe male ottenerlo, due sconfitte sarebbero troppo penalizzanti per la classifica ma bisogna stare attenti soprattutto ai recuperi degli infortunati.
Messina spera che almeno Mirotic rientri, seppure con minutaggio ridotto perché tre lunghi son veramente pochi e perché non è così scontato che Leday Gillespie e Caruso replichino una prova così positiva anche se ovviamente ce lo auguriamo tutti. Tra una settimana scopriremo tutto quanto
IL TABELLINO: OLIMPIA MILANO – PANATHINAIKOS 87 – 75
DIAMO I NUMERI
10 – il voto a Leday che ha giocato una partita spaziale, andando in trance agonistica e trascinando di peso alla vittoria la propria squadra. Ricordo che questa estate tutto il popolo biancorosso fu polemico per la dipartita di Melli e un filo scettico sul ritorno di Zach, quasi non lo considerassero un giocatore di livello. Bene, dopo qualche mese di stagione il buon Nik è stato scordato in un battibaleno e Zaccaria ha preso il suo posto nel cuore dei tifosi che si stanno rendendo conto della sua importanza, della sua maturità ma soprattutto del suo attaccamento alla maglia biancorossa che lo stanno proiettando nell’olimpo dei grandi stranieri passati da Milano. E con ancora tante pagine del libro da riempire.
14 – i punti sommati dei due grandi ex di giornata, Jerian Grant e Dinos Mitoglou. Se il primo è rimpianto dalla tifoseria ma trattato come un giocatore qualsiasi l’ex compagno di reparto di Melli invece ha subito un trattamento diverso. Parecchi fischi al suo indirizzo che trasudano amarezza per quel che poteva essere e non è stato. Sono abbastanza convinto che senza quello stop per doping quella versione dell’Olimpia si sarebbe giocata l’Eurolega fino alla fine con buone chances di vincerla, e come me tanti tifosi che poi son gli stessi che hanno fischiato al Forum. Non sapremo mai come sarebbe andata ma i fischi sono sacrosanti con la esse maiuscola
11 – i tiri liberi tentati dal Pana contro i 22 di Milano. Forse è questa statistica a cui si riferisce Ataman con tono lamentoso. Se il suo intento è polemico verso la direzione arbitrale ci farebbe sorridere, visto che all’Oaka praticamente è impossibile per gli avversari avere lo stesso metro e trattamento dei Greens. Se non vi è polemica alcuna l’ex coach di Siena dovrebbe dare merito alla difesa Olimpia che ha contenuto alla grande le penetrazioni degli uomini più pericolosi in verde e ha subito punti solo da isolamenti di quei due satanassi di Sloukas e Nunn. Anche da qui è nata questa vittoria, e per il Pana è un campanello d’allarme in vista dei playoff: si può andare fino in fondo con questo tipo di gioco, che ricorda peraltro quello dell’Efes incentrato sugli Iso di Micic e Larkin?
0 – i punti di Lorenzo Brown, statistica incredibile se non fosse che il basket è uno sport meraviglioso anche per questo. L’ho scritto sopra, brutta partita e brutta gestione fin qui di uno dei più forti esterni degli ultimi anni in Eurolega. Secondo me la situation è la classica troppi galli nel pollaio, Brown per rendere deve avere la squadra in mano e finora non è riuscito a calarsi nei panni della riserva microonde che entra e produce. Vediamo un po’, data l’entità del suo ingaggio sarà molto difficile succeda qualcosa ora, ma non mi stupirei di vederlo a settembre con un altra maglia addosso
SALA STAMPA
CRISTIANO GARBIN
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