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Aiuti all’Ucraina, via libera definitivo. Campo largo in ordine sparso: Avs e 5Stelle contro Pd

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Il decreto che proroga al 31 dicembre 2025 gli aiuti all’Ucraina è legge. La Camera ha dato il via libera definitivo al provvedimento con 192 sì e 41 no. Il testo, identico a quello già prorogato fino al 31 dicembre 2024, prevede l’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari a favore di Kiev. Anche in questa occasione le opposizioni vanno in ordine sparso confermando la babele di lingue sui principali temi dell’agenda politica a cominciare dalla politica estera (dall’Ucraina al Medioriente). Sì agli aiuti e alle armi all’Ucraina dal centrodestra, dal Pd (che si trincera dietro la formula del “sì strategico”), da Italia Viva e Azione. Contrari Avs e 5Stelle che si sono esibiti nella solita retorica pacifista con la narrazione che l’invio delle armi allungherebbe la guerra.

Ucraina, si definito della Camera alla proroga degli aiuti

“Il Parlamento è del tutto inutile nell’esame di questo decreto visto che non sappiamo quali armi mandiamo né a quali costi. Questo decreto è solo un alibi dietro cui nascondete la vostra totale assenza di visione geopolitica, e noi non vogliamo essere complici di questo”.  Così, con toni da comizio, la grillina Vittoria Baldino. Il capogruppo 5Stelle in commissione Esteri, Francesco Silvestri, punta le sue frecce contro la segretazione della lista delle armi. “Da due anni chiediamo a questo governo di rendere pubblica la lista, come succede in tutti i Paesi nostri alleati.  Vogliamo capire perché il governo continua a negare agli italiani il loro sacrosanto diritto di sapere cosa stiamo mandando in Ucraina”.

Centrosinistra diviso, Pd-Italia Viva e Azione contro 5Stelle e Avs

Una bocciatura prevista, quella dei grillini, che stride con il loro passato. “Restiamo basiti ancora una volta, di fronte al voltafaccia dei 5 Stelle”, dichiara Mauro Malaguti di Fratelli d’Italia. “Dopo aver approvato all’unanimità durante il governo Draghi il decreto per l’invio delle armi a Kiev, ora votano contro la proroga allo stesso decreto. Di fronte a oltre 12.000 vittime civili e a un Paese in macerie, secondo i pentastellati dovremmo smettere di aiutare l’Ucraina e abbandonarla all’imperialismo di Putin. Nessuno scandalo per i 10.000 militari della Corea del Nord mandati a morire per affermare la prepotenza dei sistemi totalitari. Coerenti con la loro storica incoerenza secondo i 5 Stelle dovremmo rinnegare i principi del diritto internazionale, della Carta delle Nazioni Unite, dell’articolo52 della nostra stessa Costituzione”.

FdI: ennesimo voltafaccia grillino, con il governo Draghi votarono sì

Stessa linea dei 5Stelle la coppia Fratoianni-Bonelli. Posizioni attaccate duramente da Italia Viva che li definisce amici dei dittatori. “Italia Viva vota sì per la decima volta”, annuncia il capogruppo Davide Faraone, “ma il governo deve uscire dalle ambiguità rispetto a Trump e all’Europa”. Nel corso della votazione sono esplose plasticamente le divisioni siderali nel centrosinistra. Il Partito democratico ha votato più volte contro gli emendamenti e gli ordini del giorno presentati dai 5Stelle. I dem si sono anche astenuti sull’odg presentato dal M5s che impegnava il governo “a relazionare alle Camere i dettagli in merito alle spese sostenute per le cessioni di forniture militari”. Durissimo il commento del grillino Ricciardi: “Il fatto che, sulla guerra in Ucraina, il Pd si ostini a mantenere una linea fuori dal tempo e dalla realtà, è sintomatico della distanza tra la teoria e la pratica. Se si vuole costruire un’alternativa a una destra completamente schiacciata sugli interessi di Washington, noi pensiamo che la strada non sia quella di continuare a inviare armi”.

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