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Shoah, Ong e Anpi nel mirino, frasi choc sulla Piramide Cestia a Roma: “Vi sareste schierati con Hitler”

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Nella Giornata della Memoria, Ong, associazioni umanitarie e Anpi finiscono nel mirino di ignoti che stigmatizzano in un blitz notturno sospetti, condanne e accuse di un antisemitismo mai sopito e tornato violentemente in auge, finendo al centro di frasi choc apparse su una parete della Piramide Cestia e su una facciata della Fao poco distante.

Così, nelle pieghe del dolore e della memoria, si insinua mastodontica la frattura provocata da una innegabile recrudescenza di antisemitismo di ritorno. Una vergogna vergata nella notte con le frasi proiettate sullo storico edificio e sul palazzo istituzionale della capitale, con richiami a un clima di odio drammaticamente datato, eppure virulentemente aggiornatosi e declinatosi alla attuale realtà bellica che coinvolge Israele impegnato sul fronte della guerra con i palestinesi di Hamas sulla Striscia di Gaza.

Shoah, le frasi choc comparse nottetempo sulla Piramide Cestia e sulla Fao

Così: «Se Israele avesse bombardato i treni per Auschwitz, vi sareste schierati con Hitler. Ipocrisia e antisemitismo le vostre bandiere. Buon Giorno della Memoria. Buongiorno Memoria», recita uno dei testi della proiezione di un cartello comparso nottetempo su una parete della Piramide Cestia e su altri edifici della capitale. Una scritta contro le organizzazioni non governative accusate di essersi dimostrate prevenute nei confronti dello Stato ebraico: la frase, allora, fa riferimento ai loghi di Amnesty International (trasformata dispregiativamente per “l’occasione” in “Amnesy”), così come a Emergency, ribattezzata a sua volta “Hypocrisy”.

L’attacco (di ignoti) contro le Ong (e non solo)

E ancora, nel mirino del blitz anche Medici senza Frontiere, Croce Rossa Internazionale e Anpi. Gli autori di tale azione sono finora ignoti. Evidenti, invece, i riferimenti di un messaggio duro che piomba in tutto il suo potenziale di tensione e recriminazione sulla Giornata della memoria, e che riapre un dibattito mai sopito o archiviato, tornando a far sanguinare nel presente una ferita mai cicatrizzata.

Nel mirino Amnesty, Emergency e Anpi

Dunque, mentre sull’accaduto sono in corso le indagini della Digos per risalire agli autori del cartello proiettato su una parete della Piramide Cestia e sul Palazzo della Fao a Roma, e con accanto alle frasi i loghi di Ong, Anpi e Cri – una vicenda al vaglio degli investigatori che stanno ispezionando le immagini delle telecamere – non a caso Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (Ucei), ha commentato nel suo intervento durante la conferenza dedicata alla presentazione delle iniziative per la Giornata della memoria.

Frasi choc sulla Piramide Cestia e la Fao: le parole di Noemi Di Segni

Parole con cui la presidente dell’Ucei ha tenuto a sottolineare: «Vediamo segnali molto preoccupanti di antisemitismo: minacce fisiche e violenza nella vita quotidiana ma anche modalità velate di recepimento di messaggi di odio. Questa è una sfida per difendere le libertà conquistate con la liberazione, in Italia e in Europa. Quello che facciamo è un percorso da quella liberazione a quello che dobbiamo difendere oggi».

La replica difensiva di Ong, Anpi e Cri

Mentre i soggetti finiti nel mirino del blitz notturno capitolino hanno condannato il gesto e respinto al mittente rilievi e accuse, parlando di «azione veramente spregevole», nel caso di Amnesty, su cui è intervenuto il portavoce Riccardo Noury; mentre l’Anpi ha bollato l’azione compiuta la notte scorsa nei termini di un «vile e provocatorio delirio che si qualifica da sé essendo anonimo». E, infine, con il commento di Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana, che ha parlato di un atto «che ci lascia basiti davanti all’impegno della nostra e di altre Associazioni a tutelare, nel suo complesso, il bene più prezioso: la vita, quella di ogni individuo, senza alcuna distinzione».

Shoah, Abodi: «Le scritte sulla Piramide Cestia? Dimostrano quanto lavoro c’è ancora da fare…»

E sulla vicenda delle frasi choc proiettate sui due importanti edifici romani è intervenuto anche il ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi. Il quale, commentando le scritte comparse sulla Piramide Cestia nella notte a Roma, ha rilevato: «Le scritte apparse oggi alla Piramide Cestia e sull’edificio della Fao sono la dimostrazione di quanto lavoro ancora dobbiamo fare. È il significato di arretratezza culturale, che ci responsabilizza ulteriormente e ci chiama a intensificare il nostro impegno: dobbiamo allenarci anche alla diversità di origini, di definizioni, di pensieri, di sensibilità religiose, politiche, sociali e di cultura, ma questo non potrà mai giustificare la mancanza di rispetto, la negazione di diritto alla vita».

 

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