ru24.pro
World News in Italian
Январь
2025
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26
27
28
29
30
31

Ivrea, troppi pazienti in stato di agitazione altre 2 aggressioni in pronto soccorso

0

IVREA. Casi di dipendenze, problemi psichiatrici che culminano in aggressioni in pronto soccorso a Ivrea. A farne le spese sono gli operatori sanitari, sempre più esposti. Domenica pomeriggio un uomo con problemi psichiatrici e di abuso di sostanze, ha rotto con un calcio un pezzo di parete del pronto soccorso. Successivamente è stato fermato dalla polizia presente in quella circostanza, che lo aveva accompagnato. Martedì sera, invece, una donna in evidente stato di alterazione, anche lei con problemi di dipendenze, ha parzialmente ribaltato la scrivania del triage dove si trovava un’infermiera, che ha riportato una lieve contusione alla mano. La paziente è stata tranquillizzata e riaccompagnata a casa dalla polizia municipale di Ivrea: infatti è seguita dal Serd.

Secondo Giuseppe Summa del sindacato Nursind, «il numero di episodi di aggressione fisica e verbale presso il pronto soccorso di Ivrea, è fortemente allarmante, poiché se pur il fenomeno è presente a livello nazionale, i numeri in questo caso sono nettamente in aumento rispetto ad altre realtà. Sono numerosissimi infatti, gli accessi in pronto soccorso di pazienti accompagnati per agitazione psicomotoria e abuso di sostanze che si trasformano in episodi di violenza».

A poco sono valsi i tavoli organizzati dal Comune con le forze dell’ordine e l’Asl. «Ad ottobre 2024 – prosegue Summa – il nostro sindacato, purtroppo non era stato invitato in occasione della giornata organizzata con le istituzioni per l’ordine e la sicurezza pubblica. Chiederemo direttamente un incontro al prefetto, perché ad Ivrea c’è una situazione meritevole di maggiore attenzione per prevenire le cause e intervenire a tutela degli operatori. Porremo prioritariamente il tema alla nuova direzione generale per chiedere di accelerare sugli interventi che non sono stati ancora messi in atto (come le guardie armate), e riaprire il tavolo con i vari attori. Riteniamo altresì che si acceleri sugli interventi dichiarati dalla Regione in merito».

Dalla direzione generale dell’Asl/To4 è arrivata una condanna ferma, anche se il bando di gara per le guardie armate, annunciato già a ottobre dopo l’ennesima aggressione, risulta ancora in corso.

«Condanniamo con fermezza tutti gli atti di violenza nei confronti degli operatori – scrive la direzione generale dell’Asl/To4 –. Su questo tema, siamo a conoscenza che diversi interventi sono già stati realizzati: la localizzazione del servizio di vigilanza accanto al punto Triage e l’intensificazione dei passaggi delle forze dell’ordine presso le strutture più critiche, che si sono aggiunti agli strumenti già presenti, come la videosorveglianza. Questa direzione, nei giorni scorsi, ha deciso di prevedere la presenza di guardie armate come ulteriore strumento deterrente; la gara d’appalto è in corso di svolgimento. È chiaro che tutto ciò che si può mettere in atto per fronteggiare il problema della violenza nei confronti degli operatori non può evitare che si manifestino singoli comportamenti violenti nei confronti degli operatori stessi, che, ribadiamo con determinazione, non sono permessi né tollerati».