Calcio giovanile, l’arbitro non si presenta e il derby tra Rivarolese e Ivrea salta di nuovo
RIVAROLO CANAVESE. Il derby tra Rivarolese e Ivrea, valido per il campionato Under 15 regionale sta diventando una saga con aspetti tra lo stucchevole e il grottesco. Prima l’aggressione all’arbitro di un facinoroso pseudo tifoso della Rivarolese che gli ha sfasciato anche l’auto. Era il 12 gennaio. Poi la decisione del Giudice sportivo di far ripetere la gara. Infine un nuovo disguido ha complicato tutto: l’arbitro designato per il recupero non si è presentato.
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«La partita era fissata alle 19.15. Abbiamo riorganizzato tutti gli allenamenti del club per disputarla, ma l’arbitro non è arrivato – spiega Fabrizio Gallo, responsabile del settore giovanile della Rivarolese – Abbiamo contattato il Pronto Aia e atteso i 35 minuti previsti, ma senza esito. Presumo che si rigiocherà tra quindici giorni». In sintesi il Pronto Aia ha chiesto di rimanere in attesa cinque minuti per una risposta. Che non è mai arrivata.
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Dario Ravera Chion, segretario generale dell’Ivrea, definisce l’accaduto «clamoroso», sottolineando l’assenza di una corretta calendarizzazione presso la sezione Aia di Torino. Questo episodio segue l’evento del 12 gennaio, quando un presunto tifoso della Rivarolese aggredì l’arbitro fuori dal centro sportivo. Durante la gara, l’arbitro aveva interrotto anzitempo il match, terminato in parità, (3 a 3 ma con i padroni di casa ridotti in nove) a causa di insulti provenienti dalle tribune. La Rivarolese ha preso posizione: «Condanniamo ogni forma di violenza, fisica e verbale. Tali comportamenti non rappresentano i valori della nostra società né dei nostri tifosi. Collaboreremo con le autorità per identificare il responsabile dell’aggressione. La sicurezza di arbitri, giocatori e tifosi è la nostra priorità». Anche l’Ivrea aveva già espresso il suo rammarico, ribadendo l’importanza di proteggere gli arbitri e promuovere i valori educativi dello sport. La vicenda, ora, attende una nuova data per il recupero, ma lascia l’amaro in bocca e il sapore della beffa.