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Australian Open, preview finale femminile: Sabalenka cerca il tris, per Keys partita della vita

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Per una sarà il momento di mettere a segno la vittoria più importante della sua carriera, per l’altra sarà la possibilità di confermare, per il secondo anno consecutivo, il suo dominio a Melbourne. La finale dell’Australian Open tra Aryna Sabalenka e Madison Keys si preannuncia un incontro alla massima potenza. La tennista bielorussa punta a conquistare il suo terzo titolo consecutivo a Melbourne, un’impresa che non si vedeva dal 1999, quando Martina Hingis vinse tre titoli di fila. La numero 19 del tabellone, invece, sarà incaricata di far svettare la bandiera statunitense nei cieli australiani di nuovo dopo cinque anni, ovvero dalla vittoria di Sofia Kenin nel 2020. Il match avrà inizio alle 9 e 30 italiane sulla Rod Laver Arena, una volta terminato sarà il turno della finale maschile tra Bolelli/Vavassori e Heliovaara/Patten.

La posta in palio

Per Aryna si tratterebbe, come già abbiamo detto, del terzo Australian Open consecutivo, ma non solo. In palio c’è anche la possibilità di vincere due tornei dello slam consecutivamente, dopo la vittoria allo US Open della passata stagione. L’ultima a raggiungere questo traguardo fu Naomi Osaka, con le vittorie allo US Open nel 2020 e all’Australian Open nel 2021. Entrambe le tenniste sono in cerca inoltre di proseguire la striscia di vittorie consecutive, per ambedue pari a 11 incontri. Se questo numero non fa scalpore dal lato di Aryna, ne fa di più invece per Madison, che ha giocato fin qui un tennis incredibile. Se riuscisse a ripetersi, la giocatrice americana potrebbe finalmente portare a casa il primo titolo del grande slam. Madison, inoltre, sarebbe la prima giocatrice a sconfiggere sia la numero 1 che la numero 2 del mondo in un torneo simile dal 2009. In quell’occasione Svetlana Kuznetsova sconfisse, al Roland Garros, la numero 1 Dinara Safina in finale e Serena Williams, numero 2 del mondo allora, ai quarti. Keys non arrivava in finale a uno slam dal 2017, quando perse per 6-3 6-0 contro Sloane Stephens, entrata in tabellone con il ranking protetto. Questa volta Madison non sarà la favorita, ma avrà comunque una chance importantissima tra le mani.

I precedenti

Sabalenka e Keys si sono affrontate cinque volte nel circuito professionistico, con un bilancio favorevole alla bielorussa, che guida per 4-1. L’ultimo incontro risale a Pechino 2024, quando Sabalenka si impose ai quarti di finale per 6-4 6-3. L’ultimo precedente a livello slam risale invece al 2023, in un match alquanto epico da cui uscì vincente Aryna per 0-6 7-6(1) 7-6(5). L’unico precedente a cui la tennista statunitense può riportare la memoria per cercare fiducia è ai quarti di finale di Berlino nel 2021, in cui Keys trovò una via d’uscita in extremis portando a casa il match per 6-4 1-6 7-5. Questi risultati provano quanto Madison possa far male ad Aryna, anche se occorrerà un tennis di un livello ancora maggiore rispetto alla semifinale. Seppur Swiatek abbia definito il tennis di Madison “senza errori” e l’americana sia riuscita a sfoggiare dei vincenti, a tratti, fulminanti, durante la semifinale, è chiaro che non sbagliare sarà insufficiente contro la numero 1 del mondo. Paula Badosa, sconfitta in semifinale dalla tennista bielorussa e amica, aveva descritto il tennis di Aryna con “è come se piovessero vincenti da tutte le parti”. Madison, oltre a essere un muro in difesa, dovrà quindi anche mettere molta pressione a Sabalenka, per, se non far direttamente un vincente, quantomeno portarla all’errore.

Il cammino verso la finale

La testa di serie numero 1 non ha incontrato particolari difficoltà per arrivare all’atto conclusivo del torneo, cedendo appena un set e non andando mai oltre le due ore di gioco per partita. Sotto di lei sono cadute le teste di serie, in ordine cronologico, 14, 27 e 11, rappresentate da Mirra Andreeva, Anastasia Pavlyuchenkova e Paula Badosa. I quarti di finale contro la seconda delle tre sono stati l’unico momento in cui Aryna ha dovuto ricorrere al set decisivo, mentre in tutte le altre occasioni le avversarie non sembrano aver avuto scampo. Sono manacati diversi appuntamenti importanti, come quello con Coco Gauff, tanto che Aryna non ha incontrato nemmeno una top 10 sul suo cammino.
Dall’altro lato del tabellone, invece, Madison Keys, insignita della testa di serie numero 19, ha dovuto farsi largo tra avversarie in gran forma e molto pericolose. Superati i primi round, Madison ha dovuto vedersela con avversarie formidabili, su tutte Iga Swiatek in semifinale. Sarebbe quasi possibile azzardare che l’impresa di Keys sia stata un crescendo di difficoltà, con avversarie o favorite sulla carta o in grandissima forma. La prima a cadere è stata Danielle Collins nel terzo round, mentre è toccata la stessa sorte, in ordine dal quarto turno alla semifinale, alla sesta del seeding Rybakina, alla giustiziera di Jasmine Paolini, Elina Svitolina, e a Iga Swiatek, seconda favorita del tabellone. È stato un cammino niente affatto facile, che ha messo alla dura prova Keys, costretta in quattro occasioni su sei a ricorrere al terzo set e, nel caso della semifinale, pure al super-tie break. I nervi d’acciaio dimostrati finora potrebbero non essere abbastanza per contrastare la potenza di un’avversaria così dominante, oltre che più fresca fisicamente.