Ivrea, i garage di San Grato dividono il Consiglio: «Cerchiamo una soluzione percorribile»
IVREA. Inizialmente sembrava possibile raggiungere un’intesa tra le due mozioni presentate rispettivamente da maggioranza e opposizione sul destino dei garage di San Grato di Ivrea. Il tema è certamente sentito: al consiglio comunale di martedì 21 gennaio sono presenti come pubblico anche molti degli attuali usufruttuari dei garage.
VIA ALLO SCONTRO
Alla fine però sarà l’intervento del consigliere di minoranza Andrea Cantoni a dare il via allo scontro: «Mi dispiace fare come al solito l’elefante nella cristalleria – afferma Cantoni –, ma si tratta di una questione di giustizia, nei confronti di chi in questi anni ha pagato le tasse e ha speso soldi nella costruzione dei fabbricati, per poi scoprire dopo 40 anni di non esserne più proprietario. Alla perizia vanno detratti il costo di costruzione e le spese sostenute». La questione dei garage di San Grato è lunga e complessa: si tratta di una serie di autorimesse edificate su terreni dati in concessione quarantennale dal comune agli abitanti del quartiere negli anni ‘80. Queste concessioni, scadute negli ultimi anni, prevedevano una possibilità di riscatto al termine. Mentre però per l'ultima ventina di lotti scaduti nel 2024 l’attuale amministrazione, pur non essendo tenuta a farlo, ha avvertito in tempo gli usufruttuari, che hanno potuto riscattare il terreno per poco più di 1.000 euro, ciò non è successo per i lotti scaduti nel 2022, tornati nei fatti proprietà del Comune. Comune che ora, nell’ottica di garantire ai cittadini la proprietà su un bene utilizzato per così tanto tempo, non può che venderlo a questi ultimi a un prezzo basato su una perizia, per non incorrere nel danno erariale. Il motivo del contendere all’interno del consiglio comunale sono proprio i parametri sui quali basare tale perizia: quelle commissionate dall’amministrazione fino ad ora hanno tenuto conto soprattutto delle ragioni sociali, come il patrimonio e l’Isee, mentre l’opposizione chiede che i costi di costruzione dei garage vengano detratti, criticando lo strumento dell’Isee. Per rimarcare quest’ultimo punto, il consigliere Cantoni cercherà anche una risposta da parte del pubblico, venendo a causa di ciò ripreso dal presidente dell’assemblea Luca Spitale.
L’OPZIONE DELLA MAGGIORANZA
«Quanto ci viene chiesto non è fattibile – risponde l’assessore al patrimonio Fabrizio Dulla –. Intanto perché la perizia non la facciamo noi, la redige il perito, e poi perché abbiamo provato a chiedere se fosse possibile detrarre i costi di costruzione in tutte e tre le perizie fino a ora commissionate, l’ultima depositata lunedì 20. Ci hanno tutti risposto che non è possibile». Un fatto confermato in sala dalla stessa dirigente comunale Anna Vigliermo. «Se anche poi ipoteticamente un amministratore decidesse di permettere un riscatto molto più basso di quanto indicato da una perizia, la Corte dei conti potrebbe accusarci di danno erariale, dato che si parla di soldi pubblici, quindi di tutti i cittadini – argomenta l’assessore Dulla –. C’è anche un discorso di equità verso chi i terreni li ha riscattati entro i termini della concessione: dei 179 garage iniziali una settantina sono stati già riscattati negli ultimi 40 anni. Chi l’ha riscattato in passato l’ha anche pagato di più, perché perde valore col tempo, e non è giusto che venga penalizzato perché si è attenuto ai tempi contrattuali. Si dovrebbe tenere conto dei diversi aspetti di una questione quando si parla di giustizia ed equità, non solo quelli comodi alla propria narrazione. Nessuno vuole mettere le mani in tasca ai cittadini, per fare quello bastava vendere i terreni all’asta. Noi stiamo cercando una soluzione giuridicamente percorribile – conclude – per venire incontro il più possibile ai cittadini, e una possibilità è proprio dare priorità agli attuali usufruttuari e far valere le ragioni sociali, quindi reddito e patrimonio, per abbattere il prezzo il più possibile».
Sfumata la possibilità di una soluzione condivisa, alla fine le mozioni di maggioranza e minoranza verranno entrambe messe ai voti: approvata la prima, respinta la seconda.