Riceve una villa in dono dal compagno e va a viverci con un altro. La Cassazione: ingrata, deve restituirla
Una donna dovrà restituire al suo ex compagno un appartamento di lusso a Sanremo che lui le aveva donato. La villa sarebbe dovuta diventare il loro nido, se l’uomo non avesse scoperto che la donna lo tradiva da tempo. A stabilire la restituzione del bene è una sentenza della Corte di Cassazione destinata a fare scuola. Il verdetto ha messo la parola fine a un contenzioso che si trascinava da diversi anni, come racconta Repubblica Genova. All’origine della sentenza non ci sarebbe solo l’infedeltà coniugale, che pure è parte della vicenda, ma anche “l’ingratitudine” dimostrata dalla donna nei confronti dell’ex compagno. Unita al fatto – scrivono i giudici della seconda sezione civile – che lei non avesse “nutrito alcun sentimento di riconoscenza” per il dono ricevuto.
Donna infedele e ingrata, dovrà restituire la casa regalata dal compagno
Protagonisti della vicenda un ricco possidente, assistito dagli avvocati Alessandro Moroni e Paolo Canepa, e una protagonista delle cronache mondane, difesa dall’avvocato Alberto Figone. La relazione tra i due comincia molti anni fa. Nel 2008 la coppia va a convivere. Il 17 marzo 2016 Pietro (nome di fantasia) dona a Federica (nome di fantasia) un appartamento acquistato in precedenza, che era stato adibito a casa comune. A distanza di pochi giorni dal dono, però, scopre che Federica ha una relazione sentimentale con un altro uomo. Pietro viene invitato ad allontanarsi dall’appartamento e la nuova relazione diventa di dominio pubblico. La donna – scrivono i giudici – si era fatta fotografare da una rivista a diffusione nazionale con il nuovo compagno. E aveva rilasciato dichiarazioni di cattivo gusto sul maggiore appagamento tratto dal nuovo rapporto”.
Il verdetto della Cassazione che fa scuola
Pietro intenta causa per la restituzione del bene. In primo grado il tribunale di Imperia dà ragione a Federica. Ma in appello, a Genova, la sentenza viene ribaltata nel 2022. Pochi giorni fa la Cassazione ha confermato il pronunciamento riconoscendo la violazione dell’articolo 801 del Codice civile. La donna ha provato a sostenere la tesi che il dono fosse una sorta di assolvimento di un “dovere morale”. Ma per i giudici “il mutato costume sociale non consente di ritenere che a seguito di una consapevole relazione intrapresa da una donna adulta debba ravvisarsi a carico del compagno un dovere di riconoscenza”.
La sentenza va oltre il concetto di tradimento. I giudici, infatti, ravvisano l’ingratitudine “non nella relazione extraconiugale in sé. Bensì nella circostanza che tale relazione era stata ostentata, anche fra le mura della casa coniugale, in presenza di una pluralità di estranei…. Esternata con modalità evidentemente irriguardose nei confronti dell’ex compagno”. Ora dovrà restituire la villa.
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