Vigilia Alcione-Padova, Andreoletti: “Sono la rivelazione del campionato. Dobbiamo essere imprevedibili”
Mister Matteo Andreoletti alla vigilia di Alcione-Padova:
«Affrontiamo la rivelazione del campionato. Sono già salvi ed hanno mantenuto l’ossatura della D, inserendo due giocatori in avanti di categoria come Palombi e Marconi. Gli piace giocare e non buttano palla avanti a caso. Sanno difendersi, ma sanno risalire bene il campo. Giocano con serenità e si stanno giocando i playoff. Non hanno grosse pressioni e noi dovremo sapere che in alcuni momenti dovremo difenderci, non solo in ripartenza. Hanno grandi qualità tecniche, pareggiando il loro entusiasmo. Ma chi più di noi ha così tanto entusiasmo in questo momento? La fine della stagione è ancora lontana, anche se mancano solo 100 giorni. Cusatis è un grande allenatore e dovremo essere bravi a lavorare sulle due punte. Marconi fa la boa, Palombi attacca magnificamente la profondità. Sono molto organizzati, insieme alla pericolosità degli attaccanti, sono le due maggiori preoccupazioni della sfida del Breda. Le condizioni della squadra sono buone. Su Valente stiamo rivedendo la luce. Speriamo di averlo a disposizione per le prossime, mentre per Belli è più lunga. Pirrello? È arrivato ieri a Padova e si è allenato con la squadra nella rifinitura. Gli ho parlato prima dell’allenamento e l’idea è di fargli avere un primo approccio con il gruppo. Sarà convocato e completerà il reparto difensivo. Può ricoprire tutti i ruoli di una difesa a 3, incluso il braccetto. È un giocatore dinamico e ci fornirà più garanzie. Personalmente non lo conosco, ma l’ho affrontato con il Pordenone. Con gli strumenti di oggi possiamo vedere qualsiasi cosa sul calciatore. Come caratteristiche è duttile e dinamico. Si applica molto e tecnicamente sa giocare. Era una richiesta importante e lo sa fare. Non è il classico marcatore pure, ma è un difensore moderno. Centimetri e non disdegna la fase di rilancio. Completa bene il reparto. Ho un gruppo completo, con Pirrello ne arriva un altro di leader, che sa come si vincono i campionati. Sostituisce Crescenzi, una grande personalità nello spogliatoio. Siamo contenti di averlo con noi. Darà sicuramente il suo apporto. Mercato chiuso? Numericamente siamo coperti e abbiamo una rosa che mi soddisfa. Con il rientro di Valente siamo ancora più completi. Ho una società forte e che vuole andare in B. Se ci saranno delle condizioni per un giocatore che alza il livello, sono sicuro che non ci mancherà nulla sul tema. Al tempo stesso siamo già molto competitivi. Oggi al Padova ci vogliono venire tutti. Non possiamo permetterci errori. Ci sono stati proposti un sacco di difensori, ma noi dobbiamo cercare quello che ci serve. Servono giocatori con valori morali di altissimo livello. Questa è la mia unica preoccupazione. Servono giocatori pronti. Dobbiamo essere imprevedibili, cercando varianti tattiche dall’inizio o in corsa. La difesa a 4 teniamocela stretta e non è stata fatta per dare un messaggio alla società. Mi è dispiaciuto leggere certe cose, non ho bisogno di mandare certi messaggi alla società. Non voglio mettere la squadra davanti a determinate dinamiche. La società è presente e mi ascolta. Se ho bisogno di mandare i messaggi alzo la cornetta o mando un messaggio al direttore Mirabelli e a Sandro Porchia. Il 4-4-2 può darci grandi vantaggi. Contro l’Alcione credo ripartiremo con la difesa a 3. In questo momento, se dobbiamo fare un certo tipo di partite, ci fornisce maggiori garanzie. Il pari con l’Arzignano? Non posso farmi influenzare dal risultato. Le dinamiche sono state eccellenti e la qualità del gioco è stata ottima. Questo la dice lunga sulle capacità dei ragazzi. Gli avversari ci studiano e non possiamo permetterci di essere prevedibili. La mancanza del gol per Spagnoli? L’attaccante vive per il gol e so che ci sta soffrendo, ma adoro il suo spirito di sacrificio. Credo tornerà al gol presto. Quando gioca fa sempre bene. Il gol manca più a lui che non a noi. L’amore dei tifosi non lo mette in discussione da nessuno. In trasferta abbiamo risultati straordinari e non è figlio solo della squadra. Il supporto che abbiamo lontano dall’Euganeo è veramente il dodicesimo uomo in campo. In casa questo non si verifica e diventa leggermente più complicato, ma so bene che l’amore dei tifosi è limpido e cristallino sempre e comunque».
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