Ecco svelato il lato B del nuovo stadio della Roma: una muraglia alta 74 metri
Il sindaco Roberto Gualtieri non perde invece occasione per dichiararsi entusiasta del progetto dello stadio della Roma a Pietralata, un’opera a suo dire meravigliosa. Avrà certamente più elementi di noi perché la città ha finora potuto vedere soltanto quello che la Roma calcio ha voluto mostrare, e cioè il “lato A” dello stadio, e cioè l’accesso da via dei Monti Tiburtini, davanti all’ospedale Pertini. Da questo ingresso sarà realizzato un edificio alto all’incirca 50 metri. Uno stadio come ce ne sono tanti in Italia e nel mondo.
Ma è solo un’apparenza. Tutte le città che decidono di costruire un nuovo stadio scelgono un terreno pianeggiante. E’ così per lo stadio della Juventus a Torino o per lo stadio di Udine, per limitarci all’Italia. A Roma – pur in presenza di molti luoghi adatti a realizzare l’opera – si è scelta Pietralata, caratterizzata da una serie di colline che degradano verso i binari ferroviari della stazione Tiburtina. Il prospetto che viene continuamente pubblicato non ci fa dunque vedere quello che avverrà lì.
Il motivo di tanto riserbo è presto detto. I comitati che si battono contro lo stadio a Pietralata hanno da tempo denunciato che l’edificio dovrà avere la sua struttura di fondazione proprio alla quota inferiore di via dei Monti di Pietralata. Per sostenere lo stadio sarà indispensabile costruire la base fondale a partire da questa strada e salire –distruggendo così il bosco di cui abbiamo parlato nel precedente post del 8 gennaio – fino alla quota di via dei Monti Tiburtini.
Nella seconda immagine che riporto – la planimetria del progetto elaborata dalla Roma calcio – si vede che lo stadio confina con via dei Monti di Pietralata, strada che corre parallela ai binari ferroviari di cui parlavamo. Questa via si trova ad una quota 19 metri mentre l’ingresso dello stadio avverrà nella parte alta della collina a quota 40 metri. Un dislivello di 21 metri.
Si comprende così perché è stato reso pubblico solo il prospetto dello stadio dal lato dell’ingresso da Pietralata. Se ci facessero vedere anche il “lato B”, all’altezza dello stadio che è di almeno 50 metri (un edificio di 16 piani) si dovrebbe aggiungere un’immensa base di fondazione alta 21, pari a un edificio di 7 piani. Insomma, il “meraviglioso” stadio della Roma sarà alto 71 metri, in totale 24 piani, e cioè tre intensivi di 8 piani ciascuno messi uno sull’altro.
Qualcuno dirà forse che sarebbe ora che anche nella sonnacchiosa capitale arrivasse la modernizzazione di un grattacielo. Siamo invece di fronte ad un edificio-monstre lungo 260 metri e largo 215 metri. Altro che grattacielo alto e svettante!
Coloro che transiteranno sui treni in arrivo a Roma vedranno dunque una muraglia di cemento alta 74 metri e lunga 260 metri. Chi abita nel quartiere di piazza Bologna quando scenderà da via Lorenzo il Magnifico o da via Michele di Lando invece di vedere il bosco esistente vedranno un inaudito mostro di cemento armato di ingombro complessivo di 4 milioni di cemento.
Che bisogno c’è di realizzare questo volume sconvolgente per costruire un semplice stadio? Qualche anno fa, dopo lo scandalo dello stadio a Tor di Valle, si disse che Rodovan Vitek, immobiliarista cecoslovacco, aveva intavolato una trattativa con la banca creditrice (Unicredit) che dopo il tramonto dell’affare di Tor di Valle rischiava di non recuperare i crediti erogati. Vitek non c’è più. Ma anche la nuova proprietà statunitense è sicuramente interessata all’ennesima “valorizzazione immobiliare”. I 21 metri dell’immensa struttura che reggerà il terreno di gioco saranno utilizzati per realizzare ipermercati, parcheggi e quant’altro. Servono dunque ad alimentare il sistema finanziario che domina l’economia.
E siccome a pensare male ci si azzecca, proprio in questi giorni una dichiarazione del ministro dello Sport Andrea Abodi, apre alla nascita di un “fondo equity” promosso dal governo che investirà nei progetti stadio delle società calcistiche. Una mostro come il nuovo stadio della Roma serve dunque al mondo finanziario ma non alla città.
E’ indispensabile che il sindaco Gualtieri renda pubblico il prospetto su via dei Monti di Pietralata: è ora che ognuno sia messo in grado di giudicare se il progetto è meraviglioso o meno. E, è un consiglio disinteressato, inizi a pensare ad una localizzazione che faccia bene alla città – ce ne sono tante – o al riuso dello stadio Olimpico.
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