La caccia ai cristiani è sempre aperta: 4500 trucidati, 380 milioni perseguitati nel mondo
Sono oltre 380 milioni i cristiani nel mondo che “sperimentano almeno un livello alto di persecuzione e discriminazione a causa della propria fede: globalmente 1 cristiano ogni 7”. Lo si legge nel rapporto di Porte Aperte ‘World Watch List 2025’ in cui si evidenzia come il 2024 si stato “anno record di intolleranza anticristiana”.
La World Watch List di Porte Aperte è l’annuale rapporto sulla libertà religiosa dei cristiani nel mondo, fotografato nella nostra mappa/classifica dei primi 50 paesi dove più si perseguitano i cristiani.
Sono quasi 4500, per la precisione 4.476, i cristiani uccisi nel mondo tra il 1 ottobre 2023 e 30 settembre 2024. Nel rapporto si evidenzia che sono oltre 3700 i cristiani rapiti e oltre 4700 i cristiani arrestati senza processo, incarcerati. Oltre 7600, invece, chiese ed edifici connessi attaccati o chiusi.
La Corea del Nord è il Paese più difficile per i cristiani. Nello specifico: al sesto posto c’è la Nigeria, che detiene il record di cristiani uccisi a causa della violenza jihadista. Sono 4.118 sui 4.998 totali nel mondo. Il secondo è la Repubblica Democratica del Congo con 261. Si tratta di uno dei pochi numeri assoluti in calo rispetto allo scorso anno, quando i cristiani uccisi furono 5.621. Secondo Porte Aperte il calo è dovuto ai mesi antecedenti alle elezioni in Nigeria, periodo in cui i massacri si sono fermati per poi ricominciare dopo il voto.
Nel Paese africano c’è stato anche il numero più alto di rapimenti di cristiani, 3.300 sui 3.906 globali, ma in generale è tutta la fascia del Sahel a essere particolarmente difficile a causa dei gruppi islamisti. Un focus riguarda anche Pakistan e Afghanistan: il Pakistan, costantemente tra le prime dieci nazioni in cui la vita dei cristiani è più difficile, si trova al settimo posto ed è il secondo per le violenze contro i cristiani. Sale all’ottavo posto dal decimo il Sudan, seguito dall’Iran. Decimo posto per l’Afghanistan, dove la violenza sui cristiani è calata dopo le persecuzioni degli anni precedenti che hanno portato molte comunità a fuggire.
Il presidente della Camera Fontana: “Teniamo accesi i riflettori sulla situazione”
È un quadro inquietante quello che, ancora una volta, emerge dal Rapporto World Watch List 2025 di Porte Aperte/Open Doors – commenta il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana -un dato peraltro in drammatico peggioramento rispetto al precedente report, fotografano un fenomeno che deve accendere sempre più le attenzioni, e stimolare azioni, della comunità internazionale. I dati che emergono sono scioccanti e dicono dell’assoluta necessità di misure di protezione e tutela. La libertà di fede delle minoranze cristiane – conclude il presidente della Camera – non può essere minata in questo diritto fondamentale. Sono vicino ai fedeli che subiscono vessazioni, a cui va la nostra solidarietà, nell’impegno a tenere accesi i riflettori sulla loro situazione”.
Delmastro: un genocidio di proporzioni bibliche
“Quella dei cristiani nel mondo è la più sanguinaria delle persecuzioni a cui oggi assistiamo. È un genocidio di proporzioni bibliche”. Lo dice il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, durante la presentazione alla Camera della World Watch List 2025 di Porte Aperte Onlus/Open Doors, la lista dei primi 50 paesi dove più si perseguitano i cristiani al mondo. Secondo l’indagine sono 380 milioni i cristiani perseguitati nel mondo, circa 12 al giorno vengono uccisi. Al primo posto la Corea del Nord, con 50-70mila cristiani rinchiusi nei campi di prigionia. Al secondo posto la Somalia, Yemen al terzo. La Nigeria – al settimo posto nella classifica generale – è il Paese dove si uccidono più cristiani, circa 3.100 solo l’anno scorso. “Altro che ‘codice rosso’ – aggiunge Delmastro- se non esiste libertà religiosa tutte le altre risultano false, retoriche e revocabili. La cattiva coscienza occidentale su questo tema deve essere estirpata”.
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