Curling: Russia e Bielorussia escluse dalle competizioni fino alla fine della stagione

Prosegue il “pugno duro” del curling nei confronti di Russia e Bielorussia, due Paesi attivamente coinvolti nel conflitto bellico in fase di svolgimento in Ucraina. Nelle scorse ore infatti la World Curling Federation ha esteso la loro esclusione fino alla fine della stagione 2024-2025, prorogando dunque la decisione già presa lo scorso luglio e confermata in occasione del Comitato Esecutivo svoltosi il 24 dicembre. 

Alla base della scelta risiede sempre la preoccupazione degli organi competenti, timorosi che un coinvolgimento degli atleti al momento bannati possa in qualche modo compromettere l’integrità delle competizioni; Il riferimento è la regola C1 B del regolamento, riportata da Insidethegames: “ll Consiglio direttivo della WCF – si legge – può escludere una squadra o un’associazione membro da un evento WCF se, a giudizio esclusivo del Consiglio, la loro presenza durante l’evento danneggerebbe l’evento o metterebbe a repentaglio la sicurezza dei partecipanti o il buon ordine dell’evento”. 

Malgrado tutto la Federazione Internazionale ha ribadito di non aver chiuso completamente la porta a Russia e Bielorussia precisando che, se la situazione migliorerà, la decisione potrebbe essere riformulata anche a stagione in corso. Ancora non sono arrivate invece indicazioni circa l’eventuale presenza delle squadre interessate alle Olimpiadi di Milano Cortina 2026. 

Ricordiamo che al momento tutti gli sport del ghiaccio tengono fuori i russi e i bielorussi dalle gare. Tuttavia, l’ISU nelle scorse settimane ha aperto uno spiraglio sulla partecipazione ai Giochi Olimpici, ovviamente a carattere neutrale, dunque senza divisa, bandiera ed inno.