Los Angeles brucia, Trump vuole la Groenlandia. Surreale? Forse no
Mentre Los Angeles brucia il futuro presidente degli Stati Uniti minaccia di annettersi il Canada e la Groenlandia per motivi di sicurezza nazionale, se necessario anche con la forza. Surreale? Forse no. Da sempre il nemico esterno, ossia lo straniero, oscura quello in casa e la sicurezza nazionale ha il sopravvento sull’ordine pubblico. Dai tempi della rivoluzione e della guerra d’indipendenza americane nell’immaginario collettivo della popolazione il mondo rappresenta la minaccia principale al punto da far passare in secondo piano quelle, molto più reali, interne, ad esempio la violenza razziale della polizia, le stragi per mano di singoli individui o le carenti infrastrutture che periodicamente provocano disastri apocalittici.
In California gli incendi legati al cattivo funzionamento della rete elettrica sono da anni un fenomeno ricorrente. Il motivo? Il sistema è vecchio e deve essere modernizzato, ma le imprese elettriche non vogliono investire per migliorarlo e l’amministrazione locale e statale non ha introdotto una legislazione per costringerle a farlo. Spessissimo la causa degli incendi è proprio la vecchia infrastruttura nazionale. Nel 2019, la maggiore impresa elettrica dello stato, la PG&E Corp., è andata fallita dopo una serie di incendi causati dal cattivo funzionamento della sua rete elettrica.
Eddison International’s l’impresa elettrica della California del sud è già nel mirino della magistratura che sta investigando la causa dell’incendio di Los Angeles e le è stato chiesto di conservare tutti i dati relativi al funzionamento della rete prima che questo scoppiasse.
Nel mirino anche The Los Angeles Department of Water and Power (LADWP), il servizio pubblico che fornisce acqua ed elettricità a quattro milioni di residenti di Los Angeles. La magistratura sospetta che il management non abbia interrotto la rete elettrica in tempo per evitare che i forti venti la trasformassero in una micca. Dopo il grande incendio di Maui, il peggiore nella storia americana per più di un secolo prima di quello di Los Angeles, la Hawaiian Electrical, l‘impresa elettrica dell’isola, accettò di pagare 2 miliardi di dollari in danni alle vittime proprio per questo motivo.
Se la rete elettrica della California è spesso una miccia la cattiva gestione del territorio lo trasforma in un fattore che alimenta gli incendi. Gli incendi di Los Angeles stanno mettendo a nudo l’assenza di prevenzione in un territorio particolarmente predisposto ai grandi incendi.
Il Sud della California è spesso vittima di siccità, ciò che sta avvenendo al momento, è da aprile dello scorso anno che non piove. Questo è anche l’anno della Nina che devia le perturbazioni provenienti dal Pacifico verso il nord ovest, a tutto ciò si aggiunge un fenomeno atmosferico atipico che ha bloccato l’aria fredda e le perturbazioni provenienti dal golfo dell’Alaska.
Un fenomeno atmosferico ricorrente si è pero’ verificato, i venti di Sant’Ana che a gennaio soffiano sempre dalle montagne della California verso la costa, si tratta di venti caldi e secchi che rendono la vegetazione particolarmente prona a bruciare. Da sempre la stagione dei venti ha causato fuochi selvaggi in California, il problema è quando questi raggiungono le zone urbane. E questo avviene perché troppo spesso le abitazioni lungo la costa sono vicinissime, troppo vicine alle aree a rischio fuochi.
L’assenza di un piano regolatore ad hoc ha sicuramente contribuito alla devastazione in atto a Los Angeles, senza barriere anti incendio le fiamme sono saltate da una casa all’altra, bisogna ricordare che tutte le strutture delle abitazioni in America sono fatte di legno e i rivestimenti delle case sono anche in legno.
Per completare il quadro di incompetenza e inefficienza, in California c’è poca acqua. Le fiamme hanno più volte avuto il sopravvento sui pompieri perché mancava la pressione dell’acqua e non riusciva a farla arrivare sulle colline, è successo ad Hollywood, proprio dove vivono i grandi divi.
Tornando a Trump, che ha accusato l’amministrazione di Biden, ed i democratici che gestiscono da sempre la California, di incompetenza, staremo a vedere se una volta insediatosi alla Casa Bianca affronterà il nemico interno il cui operato regala al mondo immagini dell’America da terzo mondo, ossia i fuochi incontrollabili di Mawi e Los Angeles, le stragi nelle scuole e nei cinema, i neri uccisi dalla polizia per strada e, perché no? Anche gli assalti a Capitol Hill.
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