Venezuela, arrestato (e poi rilasciato) un italo-venezuelano: era accusato di essere un mercenario anti-Maduro
Il ministro dell’Interno del Venezuela, Diosdado Cabello, ha annunciato l’arresto di un cittadino italo-venezuelano lo scorso martedì 7 gennaio. Secondo il ministro, intervistato alla televisione statale Telesur, l’italiano è stato arrestato insieme a un colombiano mentre tentava di attraversare il confine venezuelano in modo illegale, utilizzando le cosiddette “trochas”, le vie non ufficiali che collegano la Colombia al Venezuela. Il ministro ha definito entrambi “mercenari” portati dall’opposizione, ma ha fornito pochissimi dettagli sull’identità e sulle circostanze dell’arresto. La Farnesina fa sapere che l’uomo è stato liberato già martedì notte.
Da anni il regime di Maduro ha arrestato numerosi oppositori, inclusi cittadini stranieri, accusandoli di collaborare con forze ostili al governo, senza però fornire alcuna prova. Secondo Cabello, l’arresto dell’italiano e del colombiano si inserisce in una serie di operazioni di “sicurezza” condotte dal governo per prevenire disordini in vista dell’imminente cerimonia di insediamento di Maduro, prevista per il 10 gennaio, in cui inizierà ufficialmente il terzo mandato.
Nel frattempo, il governo Maduro solo negli ultimi giorni ha ordinato l’arresto di sette persone di nazionalità straniera – statunitensi, colombiane e ucraine- e solo a novembre ne ha arrestate 125 proveniente da 25 diverse nazionalità.
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