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Carnevale Ivrea, bande e spettacoli anche il lunedì sera

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IVREA. Bande e spettacoli in città la sera del giovedì grasso e – novità – anche il lunedì sera. Potenziamento del giovedì grasso dei bambini il pomeriggio che vede di nuovo, oltre al punto festa in piazza Ottinetti, giochi e attività in piazza Maretta. Attenzione ai gruppi storici ospiti durante le sfilate la domenica e il martedì, per dilatare lo spettacolo in tutti i punti della città. Puntare sulle domeniche delle Alzate degli Abbà con iniziative collaterali e, con prospettiva più ampia, affrontare con uno studio mirato il tema della giusta collocazione temporale storica del Carnevale di Ivrea al di là di quella legata ai libri del verbali, il primo dei quali risale al 1808.

Sono questi alcuni dei filoni sui quali la Fondazione dello storico carnevale di Ivrea presieduta da Alberto Alma sta lavorando e che racconta alla Sentinella alla vigilia di una nuova edizione della festa. Prima di qualunque discorso, però, Alma vuole fare una premessa. «È il gruppo che fa la differenza, non i singoli e nemmeno io. Senza il gruppo – osserva – non si riuscirebbe a fare nulla. E il gruppo c’è, lavora e si spende senza riserve».

Avete cominciato dalla struttura?

«Sì. Abbiamo lavorato per cominciare a strutturare l’organizzazione del Carnevale, in modo che sia continuativa tutto l’anno. La Fondazione ha una sede prestigiosa, un edificio medievale, ma c’era l’esigenza di costruirci attorno qualcosa che sia operativo sempre e capace di trasmettere un’immagine adeguata ai tempi. Anche il fatto di presentare anzitempo il manifesto con l’immagine 2025 va nella direzione di rendere visibile l’evento, che esercita un interesse sempre maggiore nei confronti di chi, poi, ha intenzione di sostenerlo. C’è, poi, un altro elemento».

Quale?

«La consapevolezza. La consapevolezza che il Carnevale ha delle radici profonde, ma allo stesso tempo è in sempre continua modificazione ed evoluzione. E quindi c’è la necessità di non perdere di vista le origini, ma nello stesso tempo di essere adeguati agli interessi della società attuale. Ecco, noi cerchiamo di operare in questo senso».

I numeri del turismo sul Carnevale a Ivrea sono significativi.

«È importante che la gente venga a vedere una cosa unica nella sua essenza e che questo tempo vissuto in zona sia un volano di ritorno su questo territorio. C’è da lavorare anche con orizzonti più ampi. E abbiamo gettato le basi per elevare la qualità. Un esempio di questa direzione? Il volume del National geographic che sarà pronto per l’anno prossimo».

E il tema del cibo?

«Abbiamo sperimentato alcune cose e ne proporremo altre. L’enogastronomia di qualità è importante da sviluppare».

Quali novità per il 2025?

«Il giovedì sera ripeteremo l’esperienza dello scorso anno, con una festa per un pubblico di famiglie. Bande e spettacoli in città ci sarà anche il lunedì, per creare momenti di festa e divertimento anche al di fuori del mondo delle arance. Stiamo lavorando anche sui gruppi nei cortei storici della domenica e del martedì perché siano entrambi ricchi».

Quest’anno entrerà in vigore anche il nuovo regolamento per la classifica della battaglia delle arance. Che ne pensa?

«Torno all’inizio. Ci sono consapevolezza e maturità. Lo scorso anno ne abbiamo parlato dopo Carnevale. Gli aranceri ci hanno lavorato, a giugno hanno redatto le prime bozze, a novembre era pronto. Noi, come Fondazione, mettiamo a disposizione una piattaforma elettronica. Si stanno facendo le simulazioni poi ci saranno i test. Stiamo ragionando sul riassetto dell’area Rondolino e Freguglia, faremo sperimentazioni sulla nuova circolazione».

E per il futuro?

«Lavoreremo a uno studio mirato sul tema della giusta collocazione storica del Carnevale per una migliore valorizzazione. Il nostro Carnevale ha riti con otto secoli di storia».