Ivrea, garanzie sul lavoro anche in appalto: arriva il protocollo Comune-sindacati
IVREA. Garantire la trasparenza degli appalti, la sicurezza e i diritti dei lavoratori indiretti. Assumendo un implicito principio di responsabilità dell’ente che esternalizza sul lavoro svolto da altri per proprio conto. È questo lo scopo del protocollo d’intesa tra Cgil, Cisl e Uil e il Comune di Ivrea. Dopo il salario minimo di 9 euro l’ora in tutti gli appalti comunali, l’amministrazione eporediese si mostra ancora una volta sensibile al tema dei diritti dei lavoratori.
La firma è del 20 dicembre, dopo una riunione a cui hanno partecipato l’assessora Gabriella Colosso, il sindaco Matteo Chiantore e le organizzazioni sindacali: Giovanni Ambrosio, responsabile della Cgil di Ivrea, Stanislao Patalani, referente della Cisl del Canavese, Domenico Raschellà, segretario della Uil pensionati Ivrea e Canavese. «Si tratta di un protocollo – spiegano le organizzazioni - che getta le basi per una collaborazione fattiva tra le parti, affinché non si ci limiti alla mera esecuzione delle norme, ma che negli appalti pubblici e nella concessione di lavori, attraverso lo strumento delle clausole sociali e dell’informazione, trovi piena applicazione il diritto ad avere un lavoro stabile, che veda l’applicato il contratto nazionale di riferimento e che sia rispettoso delle retribuzioni e della sicurezza dei lavoratori anche attraverso una rigida e monitorata disciplina del subappalto».
Soddisfatta l’assessora Gabriella Colosso. «Per noi è una questione politica – spiega –. Siamo aderenti ad Avviso pubblico e abbiamo un’attenzione particolare sugli su appalti e la legalità, visto che questi sono anche strumenti che possono prevenire la corruzione in ogni ambiente. Fondamentale è anche la questione del lavoro, è un discorso che va avanti dal minimo salariale».
Giovanni Ambrosio, della Cgil di Ivrea, sottolinea l’importanza di un’interlocuzione così proficua con l’amministrazione.
«C’è sensibilità sul territorio ed è bello notarlo - precisa -. Anche perché garantire la qualità del lavoro in appalto è un modo per trattenere i nostri giovani qui. Questo è il primo strumento con cui da qui in avanti ci diamo delle regole e diamo certezze a chi deve lavorare con il controllo dell’amministrazione comunale e della parte sindacale. La sensibilità che l’amministrazione sta dimostrando rispetto a questi temi è tutta a vantaggio di chi deve andare a svolgere questo lavoro. Come Cgil, Cisl e Uil teniamo molto a questo accordo e andremo a monitorarlo nel corso del tempo. Fa anche il paio con gli strumenti di cui ci vorremmo dotare, come il protocollo su violenza luoghi lavoro. Con il Comune ne stileremo uno specifico sul territorio eporediese, nel quale speriamo di poter coinvolgere anche la parte datoriale».