ru24.pro
World News in Italian
Январь
2025
1 2 3 4 5 6 7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31

“A sparare a Piersanti Mattarella furono i sicari di mafia Antonino Madonia e Giuseppe Lucchese”: l’inchiesta sul delitto del 1980

0

A sparare a Piersanti Mattarella il 6 gennaio 1980 fu Antonino Madonia, figlio di Francesco e appartenente a una delle famiglia di mafia più potenti. A guidare la 127 con cui fuggire fu Giuseppe Lucchese, anche lui elemento fidato dei Corleonesi. E’ la ricostruzione, ad oggi, della Procura di Palermo sul delitto dell’allora presidente della Regione Siciliana, fratello del capo dello Stato, intenzionato a smantellare la rete di potere che metteva insieme mafia, politica e imprenditoria. A scriverlo è Repubblica. Per il delitto dell’alto dirigente della Democrazia Cristiana furono condannati come mandanti i boss della commissione di Cosa Nostra, da Totò Riina a Michele Greco, da Bernardo Provenzano a Bernardo Brusca, Pippo Calò, Francesco Madonia e Antonino Geraci. Non sono mai stati individuati, però, gli esecutori. Secondo l’inchiesta – riaperta dai pm di Palermo nel 2018 – la Cupola scelse due sicari fidati per uccidere Mattarella: Madonia e Lucchese, insieme, uccideranno anche il prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, il 3 settembre 1982.

Madonia, in particolare, fu il killer di nomi eccellenti sia nel mondo della criminalità sia in quello della politica e delle istituzioni: tra le sue vittime ci sono Stefano Bontate e Salvatore Inzerillo, ma anche il parlamentare del Pci Pio La Torre, il giudice Rocco Chinnici, del vicecapo della squadra mobile di Palermo Ninni Cassarà, del poliziotto Antonino Agostino e della moglie Ida Castelluccio. E’ stato riconosciuto tra gli autori dell’attentato al giudice Carlo Palermo che ebbe come vittime innocenti Barbara Rizzo e i figli Giuseppe e Salvatore Asta, oltre che del fallito attentato all’Addaura ai danni del giudice Giovanni Falcone.

Madonia e Lucchese – condannati per decine di omicidi – sono in carcere da decenni: il primo dal 1989, il secondo dal 1990. All’epoca dei fatti avevano 28 e 22 anni. Furono loro, secondo le ultime indagini, a entrare in azione quella domenica mattina di 45 anni fa, mentre Piersanti Mattarella stava andando a messa con la moglie Irma Chiazzese, la figlia Maria e la suocera Franca. A sparare non furono quindi i neofascisti Giusva Fioravanti e Gilberto Cavallini, pista battuta tra gli altri da Falcone (i due esponenti dei Nar sono stati poi assolti). L’ultima inchiesta, sottolinea Repubblica, si è sviluppata con un nuovo lavoro di analisi di tutti gli elementi a disposizione. Tra le altre cose sono stati interrogati di nuovo decine di pentiti. Madonia sarebbe dunque l’uomo “dagli occhi di ghiaccio” rimbalzato in vari identikit del sicario che aprì il fuoco contro Mattarella. Avrebbe avuto anche lui quella camminata particolare, “ballonzolante” come fu descritta anche dalla vedova. L’individuazione dei killer del delitto di 45 anni fa potrebbe essere un nuovo e determinante tassello nella ricostruzione di quel periodo storico e delle dinamiche di politica e criminalità: in particolare il filo nero che legò gli intenti eversori di neofascismo, pezzi di Stato deviati e mafia.

L'articolo “A sparare a Piersanti Mattarella furono i sicari di mafia Antonino Madonia e Giuseppe Lucchese”: l’inchiesta sul delitto del 1980 proviene da Il Fatto Quotidiano.