Bonus Anziani da 850 euro al mese: chi ne ha diritto e come chiederlo
Al via oggi il nuovo bonus anziani. Si tratta di un contributo economico di 850 euro al mese (che può anche aumentare) per gli over ottantenni che hanno bisogno assistenziale gravissimo. L’incentivo è stato introdotto dal Decreto Anziani nel marzo 2024 e sarà attivo fino alla fine del 2026, con un finanziamento di 250 milioni di euro l’anno. Da oggi, 2 gennaio, è possibile presentare domanda, all’Inps.
Il Bonus Anziani consiste in un assegno mensile di 850 euro, che si aggiunge all'indennità di accompagnamento di 531,76 euro già percepita dai beneficiari. È un contributo destinato esclusivamente al pagamento di servizi di assistenza forniti da collaboratori domestici regolarmente assunti o da imprese specializzate nell'assistenza sociale.
I requisiti per ottenere il Bonus Anziani sono stringenti. È necessario avere almeno 80 anni, un Isee inferiore a 6mila euro, ricevere già l’indennità di accompagnamento o i requisiti per richiederla e possedere una valutazione di bisogno assistenziale gravissimo, quindi una disabilità gravissima riconosciuta dalla commissione medico-legale dell’Inps. Inoltre, si considerano anche la composizione del nucleo familiare, l'assistenza già ricevuta e l'eventuale ricovero in strutture sanitarie.
Le domande, allegando tutti i documenti richiesti, si presentano online sul sito dell’Inps o tramite patronato dal 2 gennaio 2025 a fine 2026. È sufficiente aver compiuto 80 anni e avere tutti i requisiti richiesti.
Una volta ottenuti gli 850 euro mensili si possono usare solo per pagare il lavoro di cura e assistenza svolto da lavoratori domestici contrattualizzati o acquistare servizi di cura e assistenza da imprese qualificate, non residenziali (quindi non se l’anziano è in una Rsa).
La cifra potrà anche essere superiori agli 850 euro al mese. Se infatti le richieste saranno inferiori al previsto sarà possibile aumentare il contributo ai richiedenti che hanno i requisiti per il bonus.
Considerati tutti i requisiti si stima che i beneficiari potranno essere circa 25mila persone (studio Cgil), a fronte di 3,8 milioni di anziani non autosufficienti in Italia, di cui un milione con l’assegno di accompagnamento.