ru24.pro
World News in Italian
Январь
2025
1 2 3 4 5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31

I napoletani iniziano l’anno in condizioni sociali e quindi sanitarie eccezionalmente precarie

0

Ho già calcolato i dati reali delle mie spese annue del 2022-2023-2024: a parità di stile di vita e a fronte di un incremento salariale del 5%, ho avuto un aumento reale di spese per inflazione del 30% nel triennio. Per cui i dipendenti salariati e tutti i pensionati, se non si contiene la pesantissima inflazione in atto – che pare invece continuare pure per il 2025, specie sul fronte dell’energia (che si tira dietro innanzitutto la speculazione sui generi alimentari tutti) – non avranno nessuna possibilità di tutelare il proprio già modesto tenore di vita. Se non si contiene immediatamente l’inflazione, la situazione economica e sociale si farà veramente drammatica.

La prima spesa che tutti stanno tagliando è quella sanitaria che, per una regione e una città come Napoli che registra da almeno 20 anni i dati sanitari peggiori di Italia, è semplicemente gravissimo.
Nel frattempo mentre la tassa sui rifiuti Tari schizza alle stelle, la Regione Campania paga ogni giorno alla azienda lombarda A2a, sottraendoli ad Asia Napoli, non meno di 500mila euro al giorno per 25 anni (non meno di 2.5 miliardi di euro per 25 anni!). Mentre l’inflazione schizza alle stelle per le manutenzioni tutte anche stradali, i napoletani versano ancora a concessionari del nord e non al Comune di Napoli non meno di 365mila euro al giorno di pedaggio per la tangenziale interna pari a non meno di 115 milioni di euro/anno ed ormai da oltre 30 anni.

Intanto i cittadini campani, e di Napoli in particolare, si ammalano e muoiono per eccesso di inquinamento perché nessuno osa intervenire sul 40% di polveri sottili che sono determinate dal solo Porto e Aeroporto di Capodichino in pieno centro storico, a non più di 300 metri dai Musei di Capodimonte e MANN. Il tutto mentre il vicino scalo potenzialmente più grande di Europa (Grazzanise) resta vuoto e abbandonato, impedendo il corretto e armonico sviluppo del casertano che si sta spegnendo a seguito della obbligata riduzione delle sue principali attività imprenditoriali degli ultimi decenni: l’edilizia a nero e i trasporti su gomma internazionali.

Il nuovo anno 2025 inizia quindi con chiarissimi segni di chiaroscuri come nel discorso di Capodanno ha certificato il nostro presidente Matterella: abbiamo eccezionali potenzialità di sviluppo ma al momento, con una classe politica sostanzialmente incapace come quella che ha governato l’Italia e la Campania negli ultimi 40 anni, è possibile per qualche lobbista diventare ultra miliardario mentre non meno dell’80% delle popolazione residente (tutti i salariati semplici, i pensionati ed i lavoratori precari obbligati a lavorare “in nero” per circa il 47 % di tutte le attività manifatturiere e dei servizi, turismo incluso) è ormai progressivamente ridotta in povertà, relativa o assoluta.

Quello che vale per tutta Italia, per Napoli e la Campania vale almeno il doppio considerando i dati sanitari che peggiorano costantemente, nonostante tutti gli inutili tentativi di negarlo.

Esiste pure un altro semplicissimo fenomeno che nessuno vuole fare sapere all’opinione pubblica: mai come in questo periodo di speculazione inflattiva internazionale, i costi per le cure di eccellenza ad altissimo costo superano di gran lunga le possibilità che abbiamo di pagare come SSN pubblico senza tagliare tutti gli altri servizi sanitari. Chi guadagna “a nero” potrà continuare a curarsi pagando di tasca propria costi altissimi ma che recupera adeguando i profitti con evasione fiscale e lavoro nero.

Tutti noi altri salariati, pensionati e lavoratori precari obbligati al “lavoro nero”, siamo già costretti a chiedere il miracolo di stare bene ogni giorno a tutti i Santi del Paradiso. La stragrande maggioranza del popolo napoletano, come sta accadendo pure in tutta Italia, e possiamo stimarla in non meno di 700mila su 950mila cittadini, inizia il nuovo anno in condizioni sociali e quindi sanitarie eccezionalmente precarie ed in costante peggioramento.

Inutile contestare i dati serissimi e certificati sulla pessima qualità di vita a Napoli per i cittadini residenti, mentre si allargano spaventosamente le diseguaglianze economiche alla base delle diseguaglianze anche di salute pubblica.

Come risolvere? Innanzitutto tagliando immediatamente i regali eccessivi ai lobbisti che strangolano e uccidono lo sviluppo armonico della bellissima Napoli, recuperando al governo locale, comunale e regionale, ad esempio, non meno di 1 milione di euro al giorno soltanto tra inceneritore di Acerra e Tangenziale. E, immediatamente dopo, azzerare pressoché tutta la attuale classe politica, espressione di sole lobbies di potere e del tutto prive di ideologia alcuna, portando al governo politici competenti disposti a sacrificare anche la propria vita ma per tentare almeno di ridurre le diseguaglianze eccessive in atto! E’ pura utopia?

L'articolo I napoletani iniziano l’anno in condizioni sociali e quindi sanitarie eccezionalmente precarie proviene da Il Fatto Quotidiano.