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Декабрь
2024

Polemiche sulla Stelvio a Bormio, Milano Cortina risponde verso le Olimpiadi: “Impegno per la sicurezza”

Il fine settimana di Bormio è stato caratterizzato da diverse polemiche legate agli incidenti che hanno avuto luogo sulla mitica pista Stelvio, sede di una ormai iconica tappa della Coppa del Mondo di sci alpino. Durante la seconda prova cronometrata della discesa libera, infatti, il francese Cyprien Sarrazin, tra i grandi favoriti per la vittoria dopo il successo ottenuto dodici mesi fa, è stato sbalzato in aria da un dosso, è finito nelle reti ed è stato trasportato in ospedale in elisoccorso dopo aver ripreso conoscenza.

Il transalpino è stato operato per drenare l’ematoma subdurale e si è risvegliato dopo una giornata di coma indotto. Pietro Zazzi è caduto malamente all’attacco della zona di Pian dell’Orso, riportando la frattura scomposta di tibia e perone. Nel superG della domenica, invece, lo svizzero Gino Caviezel è andato a sbattere contro una porta, è stato trasportato a Sondalo in elisoccorso e ha purtroppo rimediato una lussazione alla spalla e una lesione complessa del ginocchio destro.

Dopo la giornata del venerdì il francese Nils Allegre aveva attaccato duramente l’organizzazione ai microfoni di Eurosport: “Qui non sanno preparare la pista, pur facendolo da 40 anni. Non fanno altro che renderla pericolosa, mentre a Kitzbuehel è il contrario. A un anno dalle Olimpiadi qui, presentare una pista del genere fa paura anche per i Giochi“. Lo svizzero Marco Odermatt, leader della classifica generale, si era espresso in questo modo: “Rispetto alla Val Gardena sono due due mondi diversi, anzi sembra quasi un altro sport perché questa è una delle discese più difficili. Come atleti detestiamo i cambiamenti di neve, dal ghiaccio ad altri punti dove hanno messo meno acqua, è difficile anche avere il giusto set-up e capire la pressione che devi dare. Chiaramente questo la rende più pericolosa di quanto lo sia già solitamente“.

Il comitato organizzatore delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026 ha voluto rispondere: “Milano Cortina ha seguito in queste ore le condizioni di Sarrazin, Zazzi e Caviezel. In merito alle dichiarazioni di Allegre e di Odermatt, che hanno espresso preoccupazione in vista dei Giochi 2026, la Fondazione Milano Cortina 2026 ribadisce il suo incrollabile impegno e attenzione, in sinergia con le federazioni e il Cio, per porre gli atleti nelle migliori condizioni di sicurezza e in impianti e strutture in grado di farli performare al meglio“.