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Декабрь
2024

Addio al mitico presidente Enrico Cena, salvò il calcio a Castellamonte

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CASTELLAMONTE. Proprio a ridosso del Natale, il mondo del calcio dilettantistico locale è stato colpito dalla notizia della scomparsa di Enrico Cena, settant’anni, un gentleman dello sport canavesano, un protagonista della storia del nostro territorio, una persona d’altri tempi che con passione, determinazione e dedizione si è impegnata nella dinamica realtà dell’associazionismo castellamontese dove la sua dipartita ha suscitato unanime cordoglio e sincera commozione.

Per quasi 25 anni, Cena ha ricoperto l’incarico di presidente del Castellamonte fino al passaggio di testimone a Cristina Gindro, avvenuto nel luglio di quest’anno, rimanendo nel direttivo con il ruolo di presidente onorario. Nel 2006 aveva anche impersonato il Re Pignatun, il personaggio in cartapesta che viene dato alle fiamme al termine dello Storico Carnevale e che ogni anno raffigura sempre una persona che si è particolarmente distinta per il suo impegno a favore della comunità locale. Apprezzato rappresentante di un’azienda volpianese operante nel settore degli oli industriali, Enrico Cena nel 1999, unitamente ad un gruppo di amici accomunati dall'amore per il gioco più bello del mondo, tra cui Piero Musso, Gianpaolo Gallo Balma, Luciano Tomasi Cont e Andrea Quaglia, era stato tra i fondatori del Gruppo sportivo Sant’Antonio. Nel 2004 il mitico Castellamonte, che per anni aveva dato lustro alla città della ceramica sui rettangoli da gioco, distinguendosi nelle varie categorie dilettantistiche fino a centrare il prestigioso traguardo della serie D, dopo diverse e talvolta frettolose fusioni, spariva dal panorama calcistico canavesano.

Spettò alla società di Sant’Antonio, contraddistinta dai colori gialloverdi della frazione, così il compito di evitare che Castellamonte rimanesse senza una compagine calcistica. Il Sant'Antonio, vista la provenienza locale dei suoi calciatori e la carismatica figura dell’allenatore Eraldo Cresto, rappresentava già, di fatto, la capitale piemontese della lavorazione della terra rossa. Non restò altro da fare, dunque, che mutare la sua denominazione sociale, che si trasformò in SA Castellamonte Asd. Questo non fu che l’inizio di una lunga e fortunata avventura sportiva. Ha avuto modo di incontrare per lavoro Cena appena arrivato in Piemonte, il sindaco di Castellamonte, Pasquale Mazza, e di conoscerlo meglio durante la sua lunga militanza alla guida della locale squadra di calcio.

«La notizia della sua scomparsa addolora molto me e tutta la città, era una persona per bene ed ha fatto tanto per lo sport locale» ha affermato il primo cittadino.

«Resterai sempre nei nostri cuori» ha detto l’attuale presidente del Castellamonte, Gindro. I funerali di Cena, che lascia la moglie Franca, il figlio Alex e il piccolo nipote Tancredi, si sono svolti in Sicilia, a Marsala, nella mattinata della vigilia di Natale, martedì 24 dicembre, nella chiesa di Maria Santissima Ausiliatrice. —

chiara cortese