Natale sereno, l’Inter batte il Como
Sarà un Natale sereno in casa nerazzurra. Nell’attesa di ciò che sarà dopo i tre giorni di festa, tra Cagliari e Supercoppa, la squadra nerazzurra riesce a chiudere il 2024 casalingo con un’affermazione importante ottenuta tra mille difficoltà
Natale sereno, ripresa da Inter
Come già anticipato per Inzaghi e i suoi sarà un Natale sereno. Licenza ottenuta dopo aver battuto il Como, non senza qualche difficoltà nell’aprire la scatola di Fabregas.
Nei primi 45 minuti l’Inter si è persa nel labirinto degli avversari, mostrando qualche difficoltà nell’essere la solita Inter, quasi come se a San Siro fosse scesa in campo la cugina scarsa della solita squadra ammirata. Parte del merito va, sicuramente, dato ad un Como che nella prima parte della contesa ingabbia i nerazzurri cercando, anche, di far male dalle parti di Sommer. Dall’altra parte del campo, invece, Di Marco e Dumfries hanno peccato d’imprecisione
All’intervallo, i nerazzurri si risvegliano dal loro torpore e decidono che è ora di dimostrare la propria forza. Nel giro di 4′ costruiscono tre occasioni da gol e, nell’ultima di queste, vanno in gol con lo stacco di C.Augusto su angolo, neanche a dirlo di Calhanoglu. E’ in questa fase che Inzaghi prova a prendere in mano la partita attraverso i cambi cercando il palleggio, (Zielinski), anzichè la quantità (Barella). Punti di vista. L’orgoglio lariano prova il colpo, (Nico Paz sciupa), ma viene tramortito dal gol partita, al 92′ di Marcus Thuram, il centravanti goleador che non sta facendo rimpiangere l’ “assenza” di Lautaro. Attaccante totale.
Thuram sempre più in alto…
Nella serata del Meazza brilla la stella, (oltre alle due sul petto senza bancarotta caro Signor Cardinale), di Marcus Thuram, un attaccante che sta diventando sempre più totale nello scacchiere inzaghiano.
Fino al 92′, l’attaccante francese era stato, tra i suoi, il più costante nella prestazione fornita. Anche in un primo tempo complesso per i nerazzurri, il numero 9 aveva dato una mano importante sfruttando la sua qualità e il suo periodo mentalmente positivo. In questo momento storico non c’è dubbio su chi stia meglio mentalmente, ancor prima che fisicamente, tra lui e Lautaro Martinez. Stasera è l’esempio pratico di un concetto teorico che si sta facendo sempre più spazio nella mente del tifoso nerazzurro.
Se fino al 92′ Thuram era stato il più costante, è nel recupero che mette un punto esclamativo importantissimo nella sua gara realizzando un gol da centravanti vero. Una conclusione cercata e voluta, di forza, sul primo palo per far calare il sipario sulla serata del Meazza, andando oltre le difficoltà esorcizzate da C.Augusto e spazzate via del tutto da un centravanti sempre più totale nello scacchiere inzaghiano. Madame, Monsieur, c’est Marcus Thuram
Tra risposte e futuro
E’ stata una partita a metà stasera. Metà serviva per le risposte, tante, da dare a chi sta intorno. Napoli, Atalanta, Cardinale. Andava data una risposta a tutti questi elementi che, in modi diversi, avevano “punzecchiato” l’Inter nel corso dei giorni appena passati. Se per Atalanta e Napoli era una questione di campo e di classifica, per Cardinale erano aspetti diversi di chi parla pur trovandosi in acque burrascose e a -11 dalla banda inzaghiana.
Qualche puntino sulle i era stato messo già da Marotta nel pre-gara. Ci hanno pensato i ragazzi a completare la risposta verso il patron rossonero che mangerà il panettone con una temperatura glaciale dal vicino di pianerottolo. Questioni di prospettive. Ci sarà tempo per altre risposte, (forse ancor prima del 2 febbraio). Magari in terra straniera ci sarà tempo per un incontro ravvicinato. Fa parte, questo, del futuro. Sabato 28 a Cagliari. Poi sarà tempo di Supercoppa e di altre risposte. Buon Natale nerazzurri
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