Quali saranno gli effetti della Manovra sul mondo digital-tech italiano?
Almeno per una volta, la frase “tutto cambia affinché nulla cambi” ha un’accezione positiva. È il caso della Legge di Bilancio per il 2025 che, almeno originariamente, prevedeva l’introduzione di norme e tasse che avrebbero messo in ginocchio il settore digital-tech italiano. Infatti, alla vigilia del voto di fiducia (prima alla Camera dei Deputati e poi al Senato della Repubblica) sono spariti alcuni degli aspetti più controversi della Manovra. O, almeno, quelli inseriti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nel testo bollinato e poi passato al vaglio della Commissione Bilancio. In particolare, sono due gli aspetti che non cambieranno rispetto alle iniziative iniziali: la Digital Service Tax (o web tax) e la tassa sulle plusvalenze generate dalle criptovalute. Scongiurata anche l’introduzione di una “tassa sul rame” (o tassa sull’adsl) proposta da Fratelli d’Italia attraverso un emendamento.
Web Tax e tassa sui Bitcoin cancellate dalla Manovra
Nelle ultime settimane si è dibattuto – e non poco – sull’intervento del MEF che voleva cancellare la soglia dei 750 milioni di euro di fatturato in Italia per far scattare l’obbligo di web tax sui ricavi. Questa mossa avrebbe equiparato le Big Tech alle PMI e alle aziende editoriali italiane. Un colpo basso che avrebbe messo a rischio la sopravvivenza di molte aziende. Per fortuna, però, è arrivato un emendamento che scongiura il piano del governo stesso. Un emendamento che, nel classico paradosso, è stato presentato da Forza Italia. Stesso discorso, ma questa volta è “merito” della Lega, deve essere fatto per la tassa sulle plusvalenze da criptovalute: l’esecutivo aveva considerato una aumento fino al 42%, ma ora si è tornati al 26% (e al 33% dal 2026).
Infine, la tassa sul rame. Non era prevista in Manovra, ma era stata aggiunta attraverso un emendamento presentato da Fratelli d’Italia. Una mossa che avrebbe portato a un aumento delle bollette pari al 10% per i clienti ADSL. Dopo le polemiche – e l’evidente tentativo di favorire la connessione satellitare di Elon Musk (Starlink) per la copertura delle zone grigie – quell’emendamento è stato ritirato. Dunque, tutto cambia affinché nulla cambi.
- Gli emendamenti hanno cambiato gli effetti della Manovra sul digitale in Italia
- Il passo indietro sulla Digital Service Tax
- Almeno per il momento, salta la cosiddetta “tassa sul rame”
- Il ripensamento anche sulla tassa sulle plusvalenze delle criptovalute
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