Il Consiglio d’Europa a La Russa: “Fermate il ddl sicurezza, rischio di decisioni arbitrarie e effetti sulla libertà di esprimersi e riunirsi”
Il commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Michael O’Flaherty, ha inviato una lettera al presidente del Senato italiano, Ignazio La Russa, sollevando preoccupazioni sul disegno di legge sicurezza, legge contestata già da partiti di opposizioni e diverse associazioni, come si è visto con la manifestazione di Roma di sabato scorso alla quale hanno partecipato decine di migliaia di persone. Nel documento il commissario O’Flaherty evidenzia il rischio di gravi violazioni dei diritti umani, con norme che potrebbero limitare i diritti fondamentali dei detenuti e dei manifestanti, oltre a colpire chi lotta per la giustizia sociale e ambientale. Tra i punti principali della lettera, O’Flaherty critica l’introduzione di nuovi reati definiti in termini vaghi e puniti con pene detentive severe. Ad esempio, il ddl prevede la reclusione per atti di protesta non violenta, come il blocco del traffico, o per forme di resistenza passiva sia nelle carceri sia nei centri per migranti. “Tali disposizioni rischiano di avere applicazioni arbitrarie e sproporzionate, creando un effetto deterrente sulla libertà di espressione e di riunione pacifica”, sottolinea la lettera del Consiglio d’Europa.
Un’altra preoccupazione riguarda i giovani attivisti ambientali, che secondo il commissario sono specificamente presi di mira da alcune norme. “I giovani spesso devono ricorrere a proteste per farsi ascoltare, data la loro limitata partecipazione alle decisioni politiche,” afferma O’Flaherty, aggiungendo che il suo ufficio ha già registrato un aumento di segnalazioni dall’Italia riguardo azioni legali contro chi difende l’ambiente. La lettera si chiude con la richiesta al Senato di non approvare il ddl Sicurezza senza apportare modifiche sostanziali, sottolineando la necessità di rispettare gli standard sui diritti umani del Consiglio d’Europa.
In scia della lettera del Consiglio d’Europa le opposizioni politiche hanno rafforzato le loro critiche alla legge del governo Meloni. La senatrice Sandra Zampa del Pd ha dichiarato: “Gli argomenti di O’Flaherty confermano le preoccupazioni espresse da costituzionalisti e società civile. Il ddl sicurezza rischia di compromettere la libertà dei cittadini e creare un precedente pericoloso.” Anche il M5s torna a definire il disegno di legge “spietato, illiberale e antidemocratico”. Peppe De Cristofaro, di Alleanza Verdi e Sinistra, ribadisceche questo disegno è solo un ritorno al passato: “La destra deve fare un passo indietro; il ddl non tutela la sicurezza, ma soffoca il dissenso e criminalizza chi manifesta pacificamente”.
Il Consiglio d’Europa non fa parte delle istituzioni dell’Unione europea. È un’organizzazione internazionale fondata nel 1949 con lo scopo di evitare che gli orrori della seconda guerra mondiale si ripetessero: promuove democrazia, diritti umani, soluzioni ai problemi sociali. Ha sede a Strasburgo e conta 46 Stati membri (tra cui l’Italia).
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