Pavia porta gli auguri alla classe 1924: «Tra i loro ricordi l’orrore della guerra»
Pavia. L’assessore alle Politiche sociali, Francesco Brendolise, ha iniziato a consegnare attestati del Comune di Pavia a undici pavesi che hanno compiuto 100 anni nel 2024. Si tratta di nove donne e due uomini. Mercoledì mattina l’assessore ha visitato le prime tre centenarie e si è brevemente intrattenuto con loro.
Tra le prime laureate
La prima è stata Lidia Gelmetti, vedova di Ottavio Bonomi, storico presidente delle Acli pavesi dal 1961 al 1968, nonchè presidente della Fuci, dei Laureati cattolici e assessore al Comune di Pavia tra il 1956 e il 1960. «Si è laureata nel 1948 – racconta l’assessore Brendolise – tra le prime donne a conseguire un titolo accademico. Poi ha insegnato per anni e ha avuto la sua ultima cattedra al Cossa prima di andare in pensione. Nonostante l’età, va a messa tutti i giorni e, anzi, mi ha detto di interessarmi affinché vengano riparati i marciapiedi della zona in cui abita».
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Il secondo attestato è stato consegnato ad Ada Bertieri. «È una persona molto accogliente – prosegue l’assessore – ha origini liguri ed è la mamma di Gianandrea Nicolai, importante esponente della chiesa Valdese a Pavia. Vive con l’assistenza di una badante, ma è molto lucida e mi ha raccontato una serie di episodi del suo passato. Devo dire che nei ricordi di tutte queste persone, il periodo della Seconda guerra mondiale viene rivissuto come il più faticoso di una vita».
Il fratello ucciso
La terza centenaria che ha ricevuto la visita dell’assessore è Anna Maggi, originaria dell’Oltrepo pavese. «Una signora molto simpatica – conclude Brendolise – che vive con una badante e ha un magnifico rapporto con due vicini di casa che definisce i suoi angeli custodi. Anche lei ha ricordi molto dolorosi legati al periodo bellico. In particolare mi ha raccontato di un fratello che faceva parte della Resistenza e che venne catturato sulle montagne dell’Oltrepo e ucciso dai nazifascisti in sua presenza. Un trauma che si è ovviamente portato dentro per tutta la vita».
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L’idea di conferire attestati comunali ai fortunati cittadini che arrivano a spegnere 100 candeline è una tradizione che venne introdotta, nel dicembre 2005, dallo stesso Francesco Brendolise, in quell’anno assessore ai Servizi sociali nella giunta guidata dalla ex sindaca Piera Capitelli. Da allora la tradizione si è interrotta solamente negli anno funestati dalla pandemia di Covid, anni nei quali, per ragioni intuibili, non era opportuno che persone di questa età entrassero in contatto con potenziali fonti di pericolo di infezione.
Anche gli ex sindaci Alessandro Cattaneo, Massimo Depaoli e Fabrizio Fracassi hanno consegnato attestati ai centenari pavesi. Gli incontri dell’assessore Brendolise proseguiranno sino al prossimo 27 dicembre.