Usa, sciopero sotto Natale di migliaia di dipendenti Amazon. “Ritardi nelle consegne colpa dell’avidità dell’azienda”

Festività di Natale con le braccia incrociate per migliaia di dipendenti statunitensi di Amazon. Nel periodo più caldo dell’anno in fatto di vendite i lavoratori aderenti al sindacato Teamsters sono scesi sciopero in sei impianti del colosso dell’ e-commerce, dislocati quattro stati americani. Teamsters rappresenta 10mila dipendenti di Amazon, meno dell’1% della forza lavoro totale del gruppo negli Stati Uniti. “Se il vostro pacco è in ritardo per le feste prendetevela con Amazon e la sua insaziabile avidità. Avevamo dato ad Amazon una chiara scadenza (domenica scorsa, ndr) per sedersi al tavolo e fare la cosa giusta”, ha detto il presidente di Teamsters Sean O’Brien.

L’azienda al tavolo delle trattative non si è mai presentata. Teamsters ha dichiarato che i lavoratori sindacalizzati delle strutture di New York City, Skokie, Illinois, Atlanta, San Francisco e della California meridionale si uniranno alla mobilitazione per chiedere contratti che garantiscano salari più alti e migliori condizioni di lavoro. Le divisioni locali di Teamsters stanno pure organizzando picchetti presso centinaia di centri di distribuzione di Amazon, ha affermato il sindacato in una dichiarazione rilasciata mercoledì.

Un portavoce di Amazon ha questionato il peso della rappresentatività di Teamsters, sostenendo che il sindacato ha tentato di costringere i dipendenti e gli autisti terzi ad unirsi a loro, anche tramite intimidazioni. “Amazon ha chiaramente sviluppato una strategia che ignora il diritto dei propri lavoratori a organizzarsi per negoziare collettivamente”, ha affermato Benjamin Sachs, professore di lavoro e industria alla Harvard Law School. Il docente ha ricordato come trascorsi due anni da quando i lavoratori di un magazzino di Staten Island hanno votato e deciso di unirsi al sindacato, Amazon non ha ancora riconosciuto il gruppo.

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