Vigevano, maggioranza-opposizione sono pari: il Comune verso l’esercizio provvisorio
VIGEVANO. Il futuro della consiliatura è sempre più incerto. Dopo il pareggio di martedì sera (12 voti per la maggioranza, altrettanti per l’opposizione) che ha salvato per il momento la consiliatura, i partiti che appoggiano Andrea Ceffa tentano anche di far approvare il bilancio di previsione, che è il piatto forte del consiglio comunale convocato d’urgenza per lunedì alle 18.30, ma al momento le possibilità sono poche.
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Dieci i punti previsti all’ordine del giorno, che vedono l’approvazione del documento contabile della Multiservizi, i vari aggiornamenti del documento unico di programmazione, la verifica delle aree edificabili per edilizia economica e insediamenti produttivi, le aliquote dell’Imu, sino al bilancio di previsione vero e proprio. Questo punto è il sesto previsto e sarà seguito dalla razionalizzazione delle partecipazioni pubbliche e dalla ricognizione sui servizi di rilevanza economico.
Chiudono la seduta l’aggiornamento del piano di protezione civile e l’approvazione del registro delle strade a uso pubblico. Cosa può succedere adesso? L’ipotesi più gettonata (al netto di assenze) è che la situazione di pareggio resti invariata: con 12 voti favorevoli e altrettanti contrari, però, nessuna delibera di consiglio verrebbe approvata. Un’impasse che non sarebbe per nulla piacevole: superato il limite del 31 dicembre, le casse comunali finirebbero in gestione provvisoria.
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In sostanza, sarebbe possibile spendere solo un dodicesimo al mese degli stanziamenti passati, senza poter contrarre nuovi debiti. Questo esercizio provvisorio durerebbe sino all’approvazione del bilancio e può protrarsi sino a un limite fissato anno per anno dalla legge (che di solito è di un paio di mesi). Dopo di che viene nominato un commissario ad acta, cioè che deve occuparsi solo dell’approvazione del bilancio, ma il rischio finale è quello dello scioglimento del consiglio comunale con l’arrivo del commissario prefettizio: un evento che manderebbe a casa sindaco, giunta e consiglieri.
Siamo nel campo delle ipotesi: allo studio c’è anche una richiesta di proroga sulla presentazione del bilancio che sposterebbe la data limite di approvazione del documento contabile dal 31 dicembre al 31 marzo, dando il tempo di cercare una soluzione politica alla parità oppure sperare nella revoca della sospensione dall’incarico del sindaco Andrea Ceffa, agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione.
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Il consigliere Luca Bellazzi martedì sera in aula ha spiegato come sia stato cercato come “stampella” da alcuni esponenti della maggioranza, senza che ci sia stato alcun atto se non un sondaggio politico. Secondo le previsioni attuali, la soluzione più improbabile è un “volemose bene” che vedrebbe uno dei dodici votanti la mozione di sfiducia astenersi sul bilancio.
In ogni caso, è probabile che i primi punti all’ordine del giorno servano letteralmente come “prova tecnica di voto”. —
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