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Continua il giallo dell’invasione di droni nei cieli americani, la governatrice di New York: “La situazione si è spinta troppo oltre”. Due arresti a Boston

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Un’insolita ondata di avvistamenti di misteriosi droni sta destando crescente preoccupazione negli Stati Uniti. Non si tratta di comuni droni ricreativi, ma di oggetti volanti ancora non identificati, con caratteristiche – velocità, traiettorie e modalità di apparizione/scomparsa – che alimentano interrogativi e speculazioni. La situazione è diventata tale da richiedere l’intervento del governo federale, con l’invio di sistemi di rilevamento avanzati nello stato di New York, come annunciato dalla governatrice Kathy Hochul.

La serie di avvistamenti è iniziata il 18 novembre in New Jersey, con un drone che sorvolava un arsenale militare. Poco dopo, un altro è stato avvistato nei pressi del campo da golf di Donald Trump a Bedminster. Da quel momento, le segnalazioni si sono moltiplicate, superando il migliaio secondo l’FBI, con avvistamenti notturni in almeno sei stati: New Jersey, New York, Connecticut, Pennsylvania, Virginia e Ohio. I video e i racconti dei testimoni sono tutti simili: riferiscono di oggetti volanti luminosi che appaiono improvvisamente nei cieli, soprattutto di notte, per poi scomparire a velocità insolite e con traiettorie anomale.

Indagini in corso
Negli ultimi giorni, con il boom di avvistamenti diventato virale anche sui social, le autorità si sono mobilitate per cercare di risolvere il mistero. La scorsa settimana, lo spazio aereo sopra la base aeronautica Wright-Patterson, in Ohio, è stato chiuso per circa quattro ore: secondo il portavoce della base, Bob Purtiman, non ci sono stati impatti significativi su infrastrutture e risorse, ma la situazione rimane sotto stretta osservazione. Nel frattempo a Boston due persone sono state arrestate per aver pilotato droni “pericolosamente vicino” all’aeroporto. Il Dipartimento di Polizia di Boston ha dichiarato: “Anche i piccoli droni rappresentano rischi significativi, incluso il potenziale per danni catastrofici ad aerei ed elicotteri”. Robert Duffy e Jeremy Folcik sono stati accusati di intrusione.

Le rassicurazioni
Sulla questione è intervenuto anche il Dipartimento della Sicurezza Interna, tramite il segretario Alejandro Mayorkas, che ha tentato di rassicurare la popolazione spiegando che i droni non rappresentano un rischio per la sicurezza nazionale e che non ci sono prove di un coinvolgimento di attori stranieri. Tuttavia, queste dichiarazioni non sono bastate a placare le proteste.

La governatrice di New York, Kathy Hochul, ha lanciato un appello al governo federale per concedere agli Stati maggiori poteri di sorveglianza e intervento: “La situazione si è spinta troppo oltre. Le piste dell’aeroporto Stewart sono state chiuse per un’ora a causa dell’attività di droni. L’amministrazione Biden deve intervenire con più personale per garantire la sicurezza delle nostre infrastrutture e della popolazione”. Anche il governatore della Pennsylvania, Josh Shapiro, ha adottato misure drastiche, schierando elicotteri per individuare l’origine dei droni, mentre deputati e senatori degli Stati più colpiti continuano a chiedere chiarezza e azioni concrete.

Le possibili spiegazioni
La mancanza di risposte chiare ha contribuito a far crescere un clima di sospetto e confusione: c’è chi ipotizza che i droni siano parte di un’esercitazione militare segreta come il Project Blue Beam; altri suggeriscono possibili responsabilità iraniane o cinesi, ricordando i palloni-spia cinesi avvistati negli scorsi anni. Ma, ovviamente, non manca l’exploit delle teorie complottiste secondo cui si tratterebbe di Ufo e attività aliena.

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