Un’interrogazione parlamentare sul temuto stop al ponte di Bressana
VOGHERA. Il caso del ponte ferroviario di Bressana chiuso per quaranta giorni la prossima estate, con gravi disagi per migliaia di pendolari, diventa un caso per il governo. È stata, infatti, presentata una interrogazione in Commissione ambiente da parte della deputata M5s Valentina Barzotti. Si chiama in causa per la risposta il ministro Matteo Salvini vista la gravità del problema che riguarda l’importante tratta ferroviaria Milano-Genova.
«Come riportato dalla stampa locale – spiega la deputata nell’interrogazione – nella prossima estate 2025 è prevista un’importante interruzione della linea ferroviaria Milano/Genova nella zona di Bressana, che coinvolgerà il ponte ferroviario sul Po per lavori di potenziamento della linea elettrica. Tale interruzione lascerà migliaia di pendolari senza treni per un periodo di oltre 40 giorni e, per ulteriori 80 giorni circa, si prevede la disponibilità di un solo binario a circolazione alternata».
«Gli enti locali e le associazioni di pendolari, come il Mimoal (Mortara-Milano-Alessandria) – si aggiunge – hanno espresso preoccupazioni circa l’insufficienza dei servizi sostitutivi di trasporto e il rischio di un collasso del sistema di trasporto pubblico locale».
La deputata ricorda i problemi della linea oltrepadana e di quelle lombarde in genere: «Il sistema ferroviario in Lombardia è da anni oggetto di pesanti critiche per disservizi ricorrenti, tra cui ritardi cronici, nonostante il taglio del numero di corse e il graduale aumento del costo del servizio a carico dell’utenza. Le tratte regionali come la Mortara-Milano e la Alessandria-Pavia, già gravate da problemi infrastrutturali, risultano tra le peggiori per puntualità e affidabilità, con un tasso di ritardi cancellazioni superiore alla media nazionale». Da qui «l’interruzione della linea a Bressana non farà altro che aggravare una situazione già disastrosa per l’intera provincia di Pavia e le province limitrofe quali Alessandria e Genova, penalizza ulteriormente i pendolari che dipendono dal treno per i loro spostamenti quotidiani». Viene inoltre ricordata la mozione Verni del 2020 in cui si chiedeva alla Regione di convocare il tavolo di programma per un nuovo ponte sul Po in provincia di Pavia tra S. Marino e Bressana. Tavolo mai convocato.
Adesso si chiede al ministro dei Trasporti Salvini che fine ha fatto quella proposta e , nell’immediato, «se intenda rivalutare l’attività relativa la sciagurata decisione di voler bloccare il traffico ferroviario del corridoio europeo Reno-Alpi, generando incalcolabili danni e disservizi a migliaia di viaggiatori, legato ai lavori di potenziamento infrastrutturale del ponte sul Po di Bressana». —