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Ecco chi era Roberto Fumagalli, morto cadendo da una scala nella storica macelleria di Tricesimo

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La dedizione per il lavoro che lo portava ogni giorno a essere il primo a entrare nella macelleria che aveva aperto nel 1966. L’impegno quotidiano che si tramutava in un servizio di alta qualità offerto ai clienti. La felicità di condividere, ogni giorno, la sua professione con la moglie Rita e il figlio Cristian. E là, Roberto Fumagalli, 80 anni, nella serata di sabato 14 dicembre sera, poco dopo l’orario di chiusura dell’attività in via Diaz a Tricesimo, è caduto da una scala a chiocciola riportando ferite alla testa che sono apparse subito gravissime. È stato trasportato all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine e ricoverato nel reparto di Terapia intensiva dove è morto poco dopo (sul posto sono intervenuti i carabinieri di San Daniele per ricostruire la dinamica dell'accaduto).

Roberto, assieme alla sua famiglia, era riuscito a fare della macelleria Fumagalli un punto di riferimento nella rivendita delle carni con materie prime di alta qualità. «Mio padre – racconta Cristian che da una trentina d’anni gestisce la macelleria – aveva dedicato la sua vita al lavoro e alla famiglia. Era una persona attiva, il primo ad arrivare nella nostra macelleria. Lui era il punto di riferimento per tutti i nostri dieci dipendenti, quello che mi aveva insegnato tutto di questo mestiere». «In primis – prosegue – la dedizione per il lavoro che comporta un impegno notevole e che lascia poco tempo libero».

Una vita, la sua, trascorsa passo passo con la moglie Rita Varutti, sposata nel 1972. Assieme a lei, aveva fatto crescere l’attività proponendo sempre nuovi prodotti da mettere in vendita. Una coppia molto conosciuta a Tricesimo, stimata e ben voluta. L’uno il sostegno dell’altra, fuori e dentro la loro macelleria. «Ogni volta che a tavola c’è la carne che loro vendono si dice: che buona questa carne! Eh certo, l’ho presa da Fumagalli» ricordano i clienti storici. Che sottolineano quanto Roberto fosse sempre stato disponibile, gentile, professionale. Capace sempre di strapparti un sorriso da dietro al banco.

A farsi portavoce del cordoglio dell’intera comunità Tricesimo è il sindaco Giorgio Baiutti. «Roberto Fumagalli – riferisce il primo cittadino – era una persona molto attiva nella nostra comunità e profondamente stimata. Aveva portato avanti il suo lavoro con impegno e grande spirito di sacrificio, assieme a Rita, facendo crescere la sua attività che dà lustro a tutta Tricesimo. Puntando sempre sulla qualità del prodotto e del servizio offerto, la macelleria è diventata un punto di riferimento non solo per i clienti del nostro comunale ma per un’ampia zona del Friuli».

Il sindaco ne ricorda la generosità. «Ogni primo dell’anno – prosegue Baiutti – il giro della banda cittadina termina nella piazza vicino alla macelleria. La famiglia Fumagalli ha sempre offerto il rinfresco creando momenti di condivisioni belli per la nostra comunità. Siamo rimasti tutti molto colpiti dalla morte di Roberto,. Mi stringo, esprimendo le condoglianze più sentite a nome dell’amministrazione comunale, a tutti i familiari». Non è stata ancora stabilita la data dei funerali, il giorno in cui Tricesimo dirà addio al suo macellaio Fumagalli, chi ha contribuito con la sua attività a rendere importante il comune.